Le statue e i rilievi

Le statue e i rilievi La scultura egizia è anch essa caratterizzata dalla ripetizione costante con poche eccezioni di modelli tradizionali e di regole fisse. Le lastre incise Fin da tempi molto antichi in Egitto si producono lastre incise a bassissimo rilievo con storie di condottieri, scene di vita, immagini religiose. Ne è un esempio la tavoletta qui sotto (1), che è forse la prima raffigurazione di un sovrano egizio giunta fino a noi. Si tratta del re Narmer, che alla fine del IV millennio a.C. unificò i popoli lungo il Nilo; il suo nome appare scritto in caratteri geroglifici, insieme a scene di battaglia e simboli del potere. La lastra, incisa sui due lati, mostra già i codici di raffigurazione che rimarranno costanti nell arte egizia per millenni. 1 Arte egizia, Tavoletta di Narmer, 3100 a.C. ca., incisione su grovacca, 64x42 cm. Il Cairo, Museo Egizio. 2 Arte egizia, Il faraone Thutmosi III, 1479-1425 a.C., diorite, h 170 cm. Torino, Museo Egizio. Statue gigantesche La scultura monumentale, a tutto tondo o ad altorilievo, è destinata in genere alla celebrazione di un defunto o alla rappresentazione di una divinità. La figura di solito è in piedi o seduta, in posizione statica e vista frontalmente; le proporzioni del corpo obbediscono a un codice preciso. Per gli Egizi la statua è una specie di sostituto della persona reale: questo legame strettissimo è garantito dal nome del soggetto, di solito inciso sulla statua stessa. Il faraone Thutmosi III (2), per esempio, è rappresentato nella posa più frequente in questo tipo di statue: seduto, con le mani sulle cosce. Il sovrano indossa i simboli del potere: il nemes, caratteristico copricapo di tela che dalla testa scende sulle spalle, e il cobra, simbolo del potere dei reali, sulla fronte. Ha lo sguardo fisso in avanti, come se guardasse oltre il mondo terreno, per sottolineare il suo legame con la divinità. Il volto è appena scaldato dall ombra di un sorriso. 33

Il filo dell’arte - volume compact
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Storia dell’arte e comunicazione visiva