I macchiaioli

I macchiaioli CONCET T ni rtisti tosca a i d o p p ru g Un na di vita quotidia dipinge scene di colori. per m acch ie Negli anni intorno al 1855 un gruppo di pittori che si ritrova spesso al Caffè Michelangelo, a Firenze, cerca di rinnovare la pittura italiana attraverso un rapporto più stretto con quanto accade in Europa, soprattutto in Francia. Propone una pittura dal vero ottenuta tramite macchie di colori chiari e scuri contrapposti: da qui il nome di macchiaioli, attribuito da un critico ai membri del gruppo. Dipingere a macchia significa eliminare linee, geometrie, forme troppo nettamente definite per privilegiare la pennellata piena o i piccoli tocchi di colore, fino a restituire sulla tela solo l impressione visiva del soggetto scelto, senza definirlo nei dettagli. Sagome di colore e luce Il pittore livornese Giovanni Fattori (Livorno 1825-Firenze 1908) è l anima del gruppo: nei suoi dipinti alterna scene di vita campestre ai temi sociali, stradine e interni a momenti di vita militare. Nella piccola tavola La rotonda di Palmieri (1), che si sviluppa in un insolito formato orizzontale, raffigura un gruppo di donne della borghesia sotto un tendone, nello stabilimento balneare Palmieri di Livorno. Sullo sfondo la linea della costa, il mare, il cielo. Niente è nettamente definito: i volti non presentano lineamenti, gli abiti sono resi attraverso macchie di colore dai contorni irregolari. L effetto è di grande immediatezza, ma allo stesso tempo classico ed equilibrato, per la perfetta corrispondenza tra i diversi colori complementari delle vesti delle donne, che sembrano quasi comporre una tavolozza ideale. Pomeriggio all ombra di una pergola Dei macchiaioli fa parte anche Silvestro Lega (Modigliana 1826-Firenze 1895). Il suo dipinto più famoso, Il pergolato (2), è una scena all aria aperta in cui si respira l atmosfera quieta e serena di un pomeriggio in famiglia: un pergolato incornicia un gruppo di donne eleganti, una bambina, la cameriera che porta una caffettiera. Il realismo della scena, che ha quasi O CHIAVE 1 Giovanni Fattori, La rotonda di Palmieri, 1866, olio su tavola, 12x35 cm. Firenze, Galleria d Arte Moderna. un taglio fotografico, è accentuato dalla capacità di rappresentare fedelmente i più piccoli particolari. Le ombre che si allungano sul lastricato indicano che si tratta di un ora tarda. Tutto è costruito con macchie di colore, che si riempiono di luce calda e dorata nelle parti toccate dal sole. 2 Silvestro Lega, Il pergolato, 1868, olio su tela, 74x94 cm. Milano, Pinacoteca di Brera. 325

Il filo dell’arte - volume compact
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Storia dell’arte e comunicazione visiva