Delacroix e Géricault

Delacroix e Géricault Gli sconvolgimenti politici dell età romantica e il conseguente clima di incertezza spingono gli artisti a rappresentare con passione i drammi individuali o collettivi dell epoca. il caso di due pittori francesi, che furono anche amici: Théodore Géricault (Rouen 1791-Parigi 1824) ed Eugène Delacroix (Charenton-Saint-Maurice 1798-Parigi 1863). ET CONC IAV TO C H E i della I d ra m m e u m a n a n c o n d i z i o di due gra ndi re nelle ope a ntici. om p i t to ri r Géricault e i volti del disagio Géricault studia a Roma fra il 1816 e il 1817, dove ammira le opere di Michelangelo e Caravaggio. Tornato a Parigi, dipinge La zattera della Medusa (pp. 314-315), oggi considerata un capolavoro per la realistica raffigurazione di una tragedia che coinvolge gente comune, ma all epoca criticata proprio per questo. Poco dopo, Géricault si interessa allo studio scientifico della follia. Grazie a un amico medico ha occasione di osservare e di ritrarre i volti di uomini e donne affetti da nevrosi nel manicomio della Salp trière a Parigi. Le tele, che mostrano tutte un inquadratura molto ravvicinata, si caratterizzano per i forti contrasti di colore: nel ritratto di Uomo squilibrato (1), per esempio, il bianco del colletto e della cravatta spicca sui toni scuri della composizione facendo risaltare il viso emaciato e lo sguardo perso dell uomo. Con questi intensi ritratti Géricault conduce un osservazione acuta e dolorosa sul disagio della condizione umana. Delacroix e il dramma senza tempo Amico di scrittori e poeti, Delacroix viaggia in Spagna e Marocco, Belgio e Germania. Avendo posato per Géricault per la Zattera della Medusa, ha ben presente l opera dell amico quando dipinge Dante e Virgilio all Inferno (2) su un imbarcazione circondata da dannati: la luce livida evidenzia la monumentalità michelangiolesca dei corpi, dipinti con una pennellata sciolta che ricorda Rubens. Non c è differenza tra un dramma attuale, moderno , come quello del naufragio della nave Medusa (pp. 314-315) e quello letterario dell Inferno dantesco. Géricault e Delacroix sottolineano che il dramma è senza tempo. 1 Jean-Louis-Théodore Géricault, Uomo squilibrato, 1822, olio su tela, 61x51 cm. Gand (Belgio), Musée des Beaux-Arts. 2 Eugène Delacroix, Dante e Virgilio all Inferno, 1822, olio su tela, 189x246 cm. Parigi, Museo del Louvre. 313

Il filo dell’arte - volume compact
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Storia dell’arte e comunicazione visiva