Il filo dell’arte - volume compact

Una reggia e il suo giardino Nel 1751 Carlo III di Borbone, re di Napoli e di Sicilia, dà inizio a grandi progetti di rinnovamento della capitale, Napoli. Sul modello di Versailles decide inoltre di spostare la residenza reale fuori città, a Caserta, immaginando una reggia che diventi il nuovo centro politico e amministrativo del suo vasto regno. Per questo motivo chiama a lavorare un architetto molto stimato all epoca, Luigi Vanvitelli (Napoli 1700Caserta 1773): il progetto è davvero grandioso, ma Luigi muore prima di finire i lavori. Sarà il figlio Carlo a portare a termine la maestosa Reggia di Caserta (2), con i suoi ampi giardini. L edificio è un grande corpo rettangolare, severo e simmetrico, soprattutto all esterno. L interno, invece, è molto decorato, in perfetto stile rococò, con uno scalone d onore a due rampe che serve sia come elemento strutturale di raccordo, sia come elemento decorativo. Sul retro della reggia si apre un immenso parco che ricorda quello di Versailles: la ricchissima residenza dei re francesi rimane un esempio da seguire e con cui competere. Un lungo viale collega la facciata posteriore del palazzo a una spettacolare fontana, in cui personaggi della mitologia antica sembrano emergere dalle rocce. Da qui l acqua scende attraverso una sequenza di vasche rettangolari, per tutta la lunghezza del viale principale, creando una vera e propria via d acqua: si tratta di una monumentale opera idraulica. Il gruppo scultoreo della fontana a cui conduce il lungo viale dei giardini racconta il mito di Diana e Atteone: il giovane Atteone viene trasformato in cervo da Diana, dea della caccia, colpevole di averla vista mentre faceva il bagno nuda; i cani dello sventurato, non riconoscendo più il padrone, lo sbranano. Il gruppo in marmo bianco raffigura il drammatico momento in cui Atteone, già con le corna sul capo, sta diventando un cervo. 293

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Storia dell’arte e comunicazione visiva