Il filo dell’arte - volume compact

3 Fontana dei Fiumi, 1651, marmo, h 30 m. Roma, piazza Navona. Una scenografia urbana Nel Seicento papi e sovrani, cardinali e nobili, ma anche i ricchi mercanti, capiscono che molto del loro prestigio dipende dalla capacità di comunicare con il mondo. Trasformare il volto di una città con opere di grandi dimensioni o realizzate in materiali preziosi diviene la più efficace manifestazione del potere e della generosità di chi la governa. Per questo in grandi città come Roma, Vienna, Parigi, così come in centri minori, si rimodellano quartieri, con nuove piazze, giardini, terrazzamenti. In uno dei più antichi spazi pubblici di Roma, piazza Navona, papa Innocenzo X decide di far costruire una fontana. Bernini ottiene l incarico presentando un progetto molto spettacolare (3). Su un ampia vasca si erge una montagna di marmo con quattro enormi figure maschili, personificazioni dei fiumi più importanti della Terra: Nilo, Gange, Danubio e Rio della Plata. L obelisco, poggiato in equilibrio solo sugli angoli della propria base, è accolto da tutti come un capolavoro di tecnica costruttiva. Allo stesso modo impressionano le grandi dimensioni e la qualità delle sculture che Bernini affidò a collaboratori curate fin nei minimi dettagli. L acqua non sgorga da un unica fonte ma da diverse bocche nascoste fra le rocce. Ogni personaggio suscita sorpresa e nasconde un significato: il Nilo ha il volto coperto perché al tempo non se ne conoscevano le sorgenti; il Gange ha un remo per segnalare la sua navigabilità; il Danubio indica uno stemma dei Pamphilj, il casato del papa. Ma gli elementi meravigliosi , curiosi o esotici, sono molti: dalla palma agitata dal vento, che stupisce per la sensazione di movimento, al leone che sta bevendo, a numerosi altri animali. 270 IL SEICENTO 4 Baldacchino, 1624-1633, bronzo dorato, legno e marmi policromi, h 28,70 m. Città del Vaticano, Basilica di San Pietro. Colonne tortili di questo tipo erano presenti nell antica Basilica di San Pietro: si diceva provenissero dal Tempio di Salomone a Gerusalemme, e fossero arrivate a Roma con le armate dell imperatore Tito. Un baldacchino per il papa Bernini è un artista diplomatico: nel corso della sua vita riesce quasi sempre a mantenere la prestigiosa posizione di artista di successo, conscio del proprio ruolo, al diretto servizio del papa e dei principali personaggi della curia. Il papa Urbano VIII lo sceglie come artista prediletto e gli fa realizzare il Baldacchino (4) per l altare maggiore di San Pietro (1624-1633). L opera è uno dei simboli dell arte del Seicento. fatto di materiali ricchi e preziosi e sembra quasi un arredo leggero, un baldacchino da portare in processione, trasformato in un pesante oggetto immobile: il finto tessuto realizzato in bronzo che corre lungo il cornicione superiore sembra muoversi. Il baldacchino ha colonne a spirale dette tortili , che sembrano quasi un pergolato di vite, simbolo di vita eterna. Le misure sono gigantesche, fuori scala, e il bronzo prezioso deriva, con grandi polemiche, dalla fusione delle travi del prònao del Pantheon, uno dei più importanti templi dell arte classica.

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Storia dell’arte e comunicazione visiva