Rosso Fiorentino

Rosso Fiorentino Rosso Fiorentino, nome d arte di Giovanni Battista di Jacopo (Firenze 1493-Fontainebleau 1540), lavora a Firenze, a Roma e in Francia. La sua pittura si sviluppa secondo un percorso non lineare, ma è costantemente dominata dall influenza di Michelangelo per quanto riguarda la gamma dei colori, la composizione, le posizioni dei corpi e la loro anatomia. D altro lato, le sue opere aspirano alla grazia, cioè alla delicatezza e all armonia, che aveva caratterizzato l arte di Raffaello. Si tratta dunque di una personalità complessa, che nelle sue opere crea un atmosfera di sogno, lontana dalla realtà; spesso le espressioni dei suoi personaggi comunicano inquietudine e mistero, com è tipico dell atmosfera artistica del Manierismo, in cui l artista si muove. Tra sogno e inquietudine Nella Deposizione (1), il primo obiettivo che si pone il pittore è il coinvolgimento dello spettatore nella scena sacra. I gesti dei personaggi e la posizione dei corpi sono resi in modo insolito e fanno pensare ora a una raffinata danza, ora come è stato scritto da un noto studioso a esseri di un inquieta eleganza, simili a ragni . L influenza di Michelangelo è facilmente riconoscibile nella resa dei particolari anatomici del corpo di Gesù e delle membra nude delle altre figure presenti nella scena. La luce, fredda, definisce le superfici in modo netto, quasi scolpendo i volumi delle vesti, che assumono la consistenza del legno o del marmo. 1 Deposizione, 1521, olio su tavola, 337x196 cm. Volterra (Pisa), Pinacoteca. 236 IL CINQUECENTO CONCET T O CHIAVE i violente: c lu e i d d e r e re Colori f crea at mosf o n ti n re io F Ro s s o . quasi irreali

Il filo dell’arte - volume compact
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Storia dell’arte e comunicazione visiva