Il filo dell’arte - volume compact

CONCET T O CHIAVE zza rit ratti li a re o rd a e n o Le a e introduc t s e d à it c a iv dalla v iva aerea . la pros pett Le emozioni protagoniste nell Ultima Cena Per l Ultima Cena (detta anche Cenacolo vinciano) del refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano (5), Leonardo sceglie una tecnica che si rivelerà fallimentare, tanto che presto lui stesso dovrà restaurare l opera: invece di dipingere sulla parete appena intonacata e umida (cioè con la tecnica dell affresco), stende sul muro asciutto colori di sua invenzione, che non resistono all umidità. Il celebre dipinto è oggi molto rovinato, ma possiamo ancora notarvi le innovazioni compositive di Leonardo. In primo luogo, tutti gli apostoli stanno dalla 5 Ultima Cena, 1493-1498, tempera e olio su intonaco. Milano, Convento di Santa Maria delle Grazie, refettorio. Le figure degli apostoli sono disposte ritmicamente a gruppi di tre; la concatenazione di sguardi e gesti mette in relazione tutti i personaggi, unificando la composizione. stessa parte del tavolo, a differenza di come gli artisti li avevano fino ad allora rappresentati nell episodio dell Ultima Cena. Inoltre, anziché essere colto nel momento in cui spezza il pane, simbolo dell Eucaristia, Gesù sta annunciando ai discepoli che uno di loro lo tradirà. Per Leonardo questo è il pretesto per indagare la varietà degli atteggiamenti psicologici degli apostoli, che si interrogano su chi sarà il traditore. Non solo i gesti ma anche le espressioni sono enfatizzate: l artista raffigura i moti dell animo di ogni discepolo, secondo quanto riportato nel Vangelo. Tre finestre da cui si intravedono il paesaggio e un cielo azzurro illuminano il Cenacolo come se fosse un ambiente reale. Con questo espediente Leonardo dà l illusione di un prolungamento della sala del refettorio. La figura di Gesù è isolata e centrale: rappresenta l origine ideale del movimento a catena che, diffondendosi come un onda di gesti e atteggiamenti, coinvolge tutti gli apostoli. 218 IL CINQUECENTO La scena è composta secondo una rigorosa prospettiva, sottolineata dal soffitto a cassettoni e dai tendaggi sulle pareti laterali. La figura di Gesù coincide con il vertice in cui confluiscono le linee prospettiche, e interseca la linea dell orizzonte stagliandosi contro il cielo. Nel gruppo vicino a Gesù, alla sua destra, Giuda stringe con la mano destra la borsa dei danari del tradimento. Anziché essere raffigurato isolato, dalla parte opposta del tavolo, come di consueto, il traditore si trova accanto a Pietro e Giovanni.

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Storia dell’arte e comunicazione visiva