Il filo dell’arte - volume compact

2 Ritratto di uomo o Ritratto di ignoto marinaio, 1465-1476, olio su tavola, 31x24,5 cm. Cefalù (Palermo), Museo Mandralisca. 3 San Girolamo nello studio, 1475 ca., olio su tavola, 45,7x36,2 cm. Londra, National Gallery. dello stesso periodo, la figura è di tre quarti, ma la grandezza di Antonello sta nella capacità di rendere l atteggiamento psicologico del personaggio, vivace e scaltro, che emerge prepotente dal buio dello sfondo. In questo modo il sorriso beffardo diventa il vero protagonista del dipinto, mentre il vestito scuro quasi si confonde con il nero del secondo piano. Di dettaglio in dettaglio Antonello non indaga con attenzione solo i volti e le figure umane: anche quando rappresenta stanze o soggetti inanimati, tutto sembra visto attraverso una lente di ingrandimento. Questa caratteristica deriva ancora una volta dalla combinazione innovativa e personalissima di due elementi della pittu- ra fiamminga: l uso di una luce chiara e nitida che avvolge le cose e la ricchezza con cui sono raffigurati tutti i dettagli. Questi elementi si possono osservare bene nel dipinto con San Girolamo nello studio (3), che raffigura il santo il primo a tradurre la Bibbia in latino dal greco e dall ebraico (tra IV e V secolo) come uno studioso e umanista quattrocentesco, intento alla lettura. La stanza è resa con grande realismo e sembra davvero tridimensionale grazie allo straordinario pavimento che, con la sua costruzione prospettica, conduce lo sguardo verso la figura principale. L occhio dell osservatore spazia tra tutti i più minuti dettagli: i ripiani della biblioteca, gli animali in primo piano, il tessuto appeso sul lato sinistro, la perfetta fuga prospettica delle arcate sullo sfondo. 199

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Storia dell’arte e comunicazione visiva