I colori della Psicologia - volume 2

VERSO LE COMPETENZE era passato attraverso tutte le miserie, ancora tutto sanguinante delle percosse del destino, che era stato quasi malvagio ed era poi diventato quasi santo, che, dopo aver trascinato la catena del bagno, trascinava adesso la catena invisibile ma pesante dell infamia perpetua, quest uomo che la legge non aveva abbandonato e che a ogni istante poteva essere riafferrato e ricondotto dall ombra della sua virtù alla piena luce della pubblica onta, quest uomo accettava tutto, scusava tutto, perdonava tutto, benediceva tutto, subiva tutto e alla provvidenza, agli uomini, alle leggi, alla società, alla natura, al mondo chiedeva una cosa sola, che Cosette l amasse. Che Cosette continuasse ad amarlo, che Dio non impedisse al cuore di quella bambina di accostarglisi e di restare con lui! Amato da Cosette si sentiva guarito, riposato, pacato, soddisfatto, ricompensato, premiato. Amato da Cosette, stava bene, non chiedeva altro; se gli avessero detto: vuoi stare meglio?, avrebbe risposto: no. Se Dio gli avesse detto: vuoi il paradiso?, avrebbe risposto: ci perderei. Tutto quel che poteva sfiorare questo stato anche soltanto alla superficie lo faceva fremere come il principio d una cosa diversa; non aveva mai avuto un idea precisa di cosa fosse la bellezza muliebre; ma, per istinto, capiva ch era terribile, e guardava sgomento, dal fondo della sua bruttezza, della sua vecchiaia, della sua miseria, della sua riprovazione, del suo abbattimento, questa bellezza che sbocciava sempre più trionfante e superba accanto a lui, sotto i suoi occhi, sulla fronte innocente e pericolosa della fanciulla. Diceva tra sé: Dio, come è bella! Che cosa sarà di me? . E qui stava la differenza tra la sua tenerezza e quella materna: quel che lui vedeva con angoscia, una madre l avrebbe visto con gioia. I primi sintomi non tardarono a manifestarsi. Il giorno che seguì la scoperta della sua bellezza, Cosette badò subito alla sua toeletta; si ricordò delle parole del passante: Bella, ma mal vestita , soffio d oracolo passatole accanto e dileguato dopo averle deposto in cuore uno dei due germi che devono più tardi riempire tutta la vita della donna: la civetteria, l altro è l amore. Con la fede nella propria bellezza, tutta l anima femminile si schiuse in lei. Ebbe orrore del merino e vergogna della felpa. Suo padre non le aveva rifiutato mai nulla; ed essa imparò subito la scienza del cappello, del vestito, della mantellina, dello stivaletto, del manichino, della stoffa che cade bene, del colore che dona, questa scienza che fa della donna parigina qualcosa di così leggiadro, profondo e pericoloso: l espressione donna che dà alla testa fu inventata per la parigina. V. Hugo, I miserabili, Famiglia cristiana, Clen (TN) 1991, pp. 865-867 a. Che cosa fa pensare a Cosette di essere carina? b. Che cosa produce in Cosette la scoperta di essere carina? c. Quali nuovi comportamenti compaiono nella vita di Cosette a fronte di queste novità nel suo aspetto fisico? 90 | SEZIONE 1 | Psicologia del ciclo di vita

I colori della Psicologia - volume 2
I colori della Psicologia - volume 2
Secondo biennio del liceo delle Scienze umane