CITTADINI RESPONSABILI - Le mutilazioni genitali femminili

CITTADINI RESPONSABILI Le mutilazioni genitali femminili Le mutilazioni genitali femminili (Mgf) sono delle pratiche che consistono nell asportazione totale o parziale degli organi genitali esterni della donna. Una di queste pratiche è l infibulazione, ossia la mutilazione e la successiva chiusura totale degli organi genitali, con la sola eccezione di un foro che permette la fuoriuscita dell urina e del sangue mestruale. Un altra pratica è l asportazione della clitoride FOLWRULGHFWRPLD Gli organi amputati non possono essere ricostruiti o comunque non in modo tale da restituire la sensibilità erogena, ossia il piacere sessuale. Le mutilazioni genitali femminili vengono praticate per differenti ragioni culturali, tra cui motivazioni sessuali, ossia sottomissione e riduzione della sessualità femminile con l obiettivo di mantenere intatta l illibatezza della donna; pregiudizi estetici ed igienici, secondo cui le mutilazioni permetterebbero di eliminare infezioni dei genitali femminili; credenza che la mutilazione aumenti la fertilità della donna; infine per motivazioni religiose. Si stima che nel mondo vi siano circa 125 milioni di donne che convivono con una mutilazione genitale. Dati gli attuali trend demografici, possiamo calcolare che ogni anno circa tre milioni di bambine sotto i 15 anni si aggiungano a queste statistiche. In alcuni Stati del Corno d Africa (Gibuti, Somalia, Eritrea), ma anche in Egitto e Guinea, l incidenza del fenomeno rimane altissima, toccando il 90% della popolazione femminile. In molti altri, invece, le mutilazioni riguardano una minoranza, fino ad arrivare a quote dell 1-4% in paesi come Ghana, Togo, Zambia, Uganda, Camerun e Niger; una quota decisamente minore si rileva nei paesi dell Asia a predominanza islamica. Si registrano casi di Mgf anche in Europa, Australia, Canada e negli Stati Uniti, soprattutto fra gli immigrati provenienti dall Africa e dall Asia sudoccidentale: si tratta di episodi che avven- 68 | SEZIONE 1 | Psicologia del ciclo di vita La lotta per l eliminazione della pratica delle mutilazioni genitali femminili ha come necessario fondamento la consapevolezza, da parte delle donne che ne sono vittime, dei rischi che queste comportano: queste donne della regione di Baidoa, in Somalia, si sono riunite per discuterne. gono nella più totale illegalità, e che quindi sono difficili da censire statisticamente. Le conseguenze sulla vita delle donne che subiscono questa tortura sono gravissime. Oltre che umilianti, le mutilazioni genitali sono estremamente dolorose. Le bambine che vi sono sottoposte possono morire per cause che vanno dallo shock emorragico, dato che le perdite ematiche sono cospicue, a quello neurogenico, provocato dal dolore e dal trauma, fino all infezione generalizzata (sepsi). Conseguenze di lungo periodo sono la formazione di ascessi, calcoli e cisti, la crescita abnorme del tessuto cicatriziale, infezioni e ostruzioni croniche del tratto urinario e delle pelvi, forti dolori durante le mestruazioni e i rapporti sessuali, maggiore vulnerabilità alle infezioni, epatite e altre malattie veicolate dal sangue, infertilità, incontinenza, maggiore rischio di mortalità materna per emorragia al momento del parto. Lavoriamo INSIEME Tantissimi movimenti e associazioni nel mondo considerano le mutilazioni genitali femminili una palese violazione dei diritti umani della donna. Cercate su Internet quali sono e che cosa fanno per combattere queste pratiche così crudeli.

I colori della Psicologia - volume 2
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Secondo biennio del liceo delle Scienze umane