I colori della Psicologia - volume 2

VERSO LE COMPETENZE ANALISI E COMPRENSIONE DI UN DOCUMENTO 6 Leggi con attenzione questo brano, tratto da Per questo mi chiamo Giovanni di Luigi Garlando, libro vincitore di numerosi premi, che ha ispirato una omonima graphic novel e il docu-film Io ricordo. Dopo la lettura, svolgi le attività. Un padre decide di raccontare al figlio, alla soglia del decimo compleanno, la vera storia di Bum, il suo peluche preferito: seguendo un ideale percorso nei luoghi più significativi di Palermo e dintorni, il piccolo Giovanni scopre che, in realtà, la storia di Bum si intreccia con quella del magistrato Giovanni Falcone e della sua lotta alla mafia. Un momento significativo del libro è quello in cui il padre, per spiegare il concetto di mafia al figlio, paragona la comunità alla classe e l influenza della mafia ai soprusi del compagno Tonio: la scuola è uno dei luoghi più importanti in cui si svolge la fase di socializzazione secondaria, poiché è lì che il bambino sviluppa la propria individualità e apprende le regole che, domani, lo guideranno all interno della società degli adulti. La tua classe è una piccola città di ventisette abitanti, guidata dalla maestra, che detta le regole, dice cosa bisogna fare, dà buoni voti a chi fa bene i compiti, punisce chi arriva in ritardo o non si comporta bene. Tutte le classi hanno una maestra, che dipende dal preside. Giusto? lui che ha la responsabilità di tutta la scuola, deve mantenere l ordine e curarsi che le lezioni si svolgano in modo corretto. Quindi, riassumendo: preside e maestre hanno il compito di far rispettare la legge. Chiaro? Chiaro. Mettiamo il caso che un giorno uno studente, chiamiamolo Tonio, si presenta da te e ti ordina: Dammi i soldi che hai in tasca. Non è giusto. Quei soldi sono i tuoi, è la tua mancia e tra l altro ti serve per comprare le figurine dei calciatori. Allora tu vai dalla maestra per farti difendere. La maestra ne dice quattro a Tonio. Tonio ci riprova. Tu torni dalla maestra. La maestra porta Tonio dal preside che lo sospende per una settimana dalla scuola. stata applicata la legge e tu sei stato difeso giustamente. Chiaro? Cominciavo a capire il senso di quella strana giornata al mare Chiaro, risposi. Mettiamo invece che tu non vada dalla maestra, ma, spaventato dal coltellino di Tonio, gli dia i tuoi cinque euro. E tutti i tuoi compagni di classe fanno lo stesso. Tutti, tranne uno, che chiamiamo Simone. Lui non ha paura, non paga, ma un giorno Tonio, che è più grande e più forte, gli lega le stringhe delle scarpe, lo spinge giù dalle scale e Simone si rompe un braccio. Tonio dovrebbe essere punito, ma la maestra non può farlo perché non ha visto la scena e chi l ha vista sta zitto per paura. Così Tonio può continuare a mettersi in tasca soldi non suoi. Il risultato è che nella tua classe ora esistono due leggi: quella giusta, della maestra e del preside, l unica che dovrebbe valere; e quella di Tonio, illegale. La legge del più forte. Avrai già sentito la parola mafia. Sì, papà. una parola molto antica. Pensa, apparve per la prima volta in un vocabolario nel 1868, con due significati: miseria e prepotente . L autore del vocabolario spiega che la mafia è la miseria di chi crede che vale solo la legge del prepotente . E aggiunge: quell uomo si crede tanto importante grazie alla sua forza e invece è una bestia, perché solo tra le bestie la ragione sta dalla parte del più forte. Si sente come un uomo rispettato, un uomo d onore , e invece è come un animale. 1868: più di un secolo fa. Sai cosa succe- 64 | SEZIONE 1 | Psicologia del ciclo di vita

I colori della Psicologia - volume 2
I colori della Psicologia - volume 2
Secondo biennio del liceo delle Scienze umane