T2 - Sigmund Freud, Il complesso di Edipo

PAROLA D AUTORE | T2 Sigmund Freud L interpretazione dei sogni, Bollati Boringhieri, Torino 1973, pp. 253-255 Il complesso di Edipo Nel saggio L interpretazione dei sogni (1899), Freud, nella sezione dedicata ai sogni della morte di persone care al sognatore, spiega il complesso edipico. Secondo le mie ormai numerose esperienze, i genitori hanno la parte principale nella vita psichica infantile di tutti i futuri psiconevrotici: amore per l uno, odio per l altro dei genitori, fanno parte di quella riserva inalienabile di impulsi psichici che si forma in quel periodo ed è così significativa per la semiologia della futura nevrosi. Non credo però che gli psiconevrotici si differenzino molto a questo riguardo da altri uomini che rimangono normali, nel senso che riescano a creare qualche cosa di assolutamente nuovo e loro peculiare. molto più probabile, ed è comprovato da osservazioni occasionali in bambini normali, che anche in questi sentimenti di amore e di odio verso i genitori essi ci facciano distinguere più chiaramente, per semplice ingrandimento, ciò che accade in modo meno chiaro e meno intenso nella psiche della maggior parte dei bambini. A sostegno di questa conoscenza, l antichità ci ha tramandato un materiale leggendario, la cui incisività profonda e universale riesce comprensibile soltanto ammettendo un analoga validità generale delle premesse anzidette, tratte dalla psicologia infantile. Intendo la leggenda del re Edipo e l omonimo dramma di Sofocle. Edipo, figlio di Laio re di Tebe e di Giocasta, viene abbandonato lattante perché un oracolo ha predetto al padre che il figlio che sta per nascergli sarà il suo assassino. Edipo viene salvato e cresce come figlio di re in una corte straniera, sinché, incerto della propria origine, interroga egli stesso l oracolo e ne ottiene il consiglio di star lontano dalla patria, perché facendovi ri- 58 | SEZIONE 1 | Psicologia del ciclo di vita torno sarebbe costretto a divenire l assassino di suo padre e lo sposo di sua madre. Sulla strada che lo porta lontano dalla presunta patria, incontra il re Laio e lo uccide nel corso di una repentina lite. Giunge poi davanti a Tebe, dove risolve gli enigmi della Sfinge che sbarra la via; per ringraziamento i tebani lo eleggono re e gli offrono in dono la mano di Giocasta. Per lungo tempo regna pacifico e onorato, genera con la madre a lui sconosciuta due figli e due figlie, finché scoppia una pestilenza che induce ancora una volta i tebani a consultare l oracolo. Qui comincia la tragedia di Sofocle. I messi portano il responso che la pestilenza avrà fine quando l uccisore di Laio sarà espulso dal paese. Ma dove si trova costui? E dove Potrà scoprirsi l indistinta traccia Che testimoni della colpa antica?1 Ora, l azione della tragedia non consiste in altro che nella rivelazione gradualmente approfondita e ritardata ad arte paragonabile al lavoro di una psicoanalisi che Edipo stesso è l assassino di Laio, ma anche il figlio dell assassinato e di Giocasta. Travolto dalla mostruosità dei fatti commessi inconsapevolmente, Edipo si acceca e abbandona la patria. La sentenza dell oracolo è compiuta. Edipo re è una cosiddetta tragedia del fato; il suo effetto tragico pare basato sul contrasto fra il supremo volere degli dèi e i vani sforzi 1. [Trad. Giuseppe Lombardo Radice (Einaudi, Torino 1966).]

I colori della Psicologia - volume 2
I colori della Psicologia - volume 2
Secondo biennio del liceo delle Scienze umane