L’oggetto transizionale

dunque possibile delineare un percorso graduale che porterà il bambino ad affrontare la realtà esterna in modo sempre più indipendente. In tale percorso assume un ruolo fondamentale la madre, che fornisce gli strumenti necessari per costruire la naturale autonomia del figlio e ne supporta l onnipotenza. 4.2 L OGGETTO TRANSIZIONALE | Per descrivere la relazione madre- oggetto transizionale: espressione coniata da Donald Winnicott, indica un oggetto che il bambino associa alla figura materna e che viene utilizzato quale conforto psicologico in assenza della madre. bambino, Winnicott crea il concetto di fenomeno transizionale . Si tratta, in sostanza, di un oggetto, come un peluche (ma può anche consistere in un comportamento, una parola e così via), che, in assenza della madre, ha la funzione di tranquillizzare il bambino in virtù dell immediata associazione con la madre stessa: esso accompagna il bambino nella progressiva separazione dalla madre, collocandosi a metà fra la madre stessa e la sua assenza. Il bambino otterrà lo stesso beneficio in termini di rassicurazione e protezione, in continuità con la presenza della figura materna. L oggetto, come spiegato da Winnicott, rappresenta sia il bambino (aspetto del me ) sia la madre (aspetto del non me ): ciò favorisce il passaggio (da qui la definizione di transizionale ) dalla sensazione onnipotente di creazione dell oggetto alla consapevolezza della realtà, di cui anche la madre fa autonomamente parte. L oggetto transizionale, mediando fra madre e bambino, permette a quest ultimo di colmare la distanza fra il me e il non me e di diventare consapevole della separazione dalla madre e dal mondo esterno: il prezzo di tutto ciò potrebbe essere l inseparabilità fra bambino e oggetto. , in sostanza, il significato attribuibile alla copertina di Linus, celebre personaggio dei Peanuts, la cui interpretazione è stata da sempre ricondotta proprio a Winnicott | APPROFONDIAMO, p. 50|. 4.3 IL GIOCO | Ma dove si collocano gli oggetti transizionali? Winnicott in- dividua a tal fine uno spazio potenziale , nel quale gli affetti più importanti si consolidano e dove fra le attività creative e spontanee dell individuo sano trova spazio anche il gioco. La creatività, in particolare, rappresenta il modo con cui l individuo incontra la realtà esterna: è universale, ci appartiene per il solo fatto di essere vivi e, per questo, non può mai essere annullata, ma al più nascosta (ciò implica la differenza fra il vivere creativamente e il semplice vivere). Il gioco rappresenta un focus identificativo del pensiero di Winnicott: è proprio grazie ad esso che il bambino compie un passo in avanti importante nella transizione dal Sé alla realtà esterna e sviluppa la capacità di partecipare alla creatività culturale del mondo. Il gioco riguarda sia il bambino che l adulto, in virtù della loro creatività innata; entrambi riempiono lo spazio fra sé e l ambiente mediante l immaginazione e utilizzando i simboli. dunque possibile affermare che l origine del gioco del bambino e della vita culturale dell adulto è la stessa. unità 2 | Lo sviluppo emotivo nell infanzia | 49

I colori della Psicologia - volume 2
I colori della Psicologia - volume 2
Secondo biennio del liceo delle Scienze umane