Il complesso di Edipo

3.3 IL COMPLESSO DI EDIPO | Come appena accennato, Antoine-Denis Chaudet, Il piccolo Edipo viene nutrito dal pastore Forba, 1810, Musée du Louvre, Parigi. Fin dall antichità sono numerose le opere d arte ispirate al mito di Edipo. all incirca intorno ai quattro anni di vita il bambino comincia la propria esplorazione sessuale. Pur non ancora consapevole della differenza fra i sessi, in lui si manifesta un attività di stimolazione dell organo genitale, vissuto come un oggetto staccabile dal corpo: tipica di questa fase è l angoscia di perdere il pene e diventare una bambina, la quale, a sua volta, non essendone dotata, dimostra i primi segnali di allontanamento dalla madre. in questa fase, inoltre, che il bambino crea delle teorie sessuali, chiedendosi, per esempio, da dove arrivino i bambini: la cosiddetta fase dei perché . A questo punto occorre riprendere brevemente il mito di Edipo, cui il tragediografo greco Sofocle (496-406 a. C.) dedicò due tragedie: Edipo re ed Edipo a Colono. Figlio di Laio, re di Tebe, e di Giocasta, Edipo è condannato a morte quando è ancora neonato a causa della profezia di un oracolo che aveva predetto che sarebbe stato l assassino di suo padre e lo sposo di sua madre. Viene però risparmiato dal servo incaricato di ucciderlo e cresce come figlio del re in una corte straniera. Interrogato di nuovo l oracolo, Edipo viene a conoscenza della profezia che lo riguarda, ma ignora che la patria dalla quale avrebbe dovuto allontanarsi, per evitare l avverarsi della profezia, è Tebe. Lasciata allora la corte in cui è cresciuto, Edipo lungo la strada incontra il re Laio e lo uccide dopo una lite. Giunto nei pressi di Tebe, risolve l enigma della Sfinge e in premio riceve la mano di Giocasta, con la quale genera quattro figli. Scoppia allora una pestilenza e l oracolo rivela che essa finirà solo quando l uccisore del re Laio sarà espulso da Tebe. qui che comincia la tragedia Edipo re di Sofocle. Perché il mito di Edipo? Perché, come già detto, il bambino, nella terza fase, quella fallica , comincia a interessarsi sessualmente alla madre, fantasticando di sostituirsi al padre nel rapporto con lei. Tuttavia, il padre è colui che, vendicandosi, potrebbe privarlo del suo principale oggetto di attenzione, ossia il pene (angoscia di castrazione): per questo motivo, il bambino abbandona l interesse per la madre, identificandosi con il padre. Per le bambine, vi sono due elementi di complessità. Il primo riguarda la necessità di cambiare il proprio oggetto d amore, dalla madre al padre, una volta entrate nella fase fallica (il maschio, invece, mantiene la madre per tutta l infanzia). Il secondo, accennato in precedenza, attiene alla delusione provata nei confronti della madre che non l ha dotata del pene: è per averlo che la bambina seduce il padre (ricordiamo che siamo nella fase in cui il pene è 46 | SEZIONE 1 | Psicologia del ciclo di vita

I colori della Psicologia - volume 2
I colori della Psicologia - volume 2
Secondo biennio del liceo delle Scienze umane