I colori della Psicologia - volume 2

VERSO L ESAME suno sapeva. [ ] Sorrisi pensando che dal cellulare sarebbero risaliti a lui. Nei suoi messaggi c era sicuramente qualcosa che lo avrebbe incollato alla mia morte. Non avevo cancellato. L ultimo messaggio che avevo letto prima di spegnere il telefono diceva: Se mi lasci ti uccido . Patrizia Emilitri, Donne, Edizioni Il Vento Antico, Varese 2018, pp. 29-31 documento 2 Se è il malato di mente, l alcolista o l immigrato di turno ad essere violento, mi posso indignare, arrabbiare, puntare il dito, ma tutto sommato mi salvo e certamente non metto in discussione la mia presunta normalità. Eppure non è così. Le azioni violente, fisiche o psicologiche, agite all interno delle mura domestiche appartengono anche a chi ha un elevato livello di istruzione, a chi ha con il vicinato rapporti gentili e cortesi, a chi non ha mai avuto problemi con la legge. Sono comportamenti che, in forme diverse, ritroviamo in noi stessi e nei nostri pazienti in tutte le fasce d età e che ci spingono ad interrogarci sulla violenza come dimensione trasversale dell essere umano. Le azioni politico-sociali contro la violenza messe in campo nel corso degli ultimi decenni sono state prevalentemente orientate, da un lato, alla protezione della vittima, per esempio con l istituzione dei centri di accoglienza e tutela per la donna e, dall altro lato, alla condanna del reo, con il progressivo inasprimento delle sanzioni penali. Nel sistema giuridico italiano, dall altra parte, c è stato un graduale cambiamento nella modalità di considerare l azione violenta dell uomo contro la donna, allo scopo di abbattere forme di supremazia e disparità tra i generi. L uomo che, fino a qualche decennio fa, era giustificato nei suoi comportamenti aggressivi, come, per esempio, nel delitto d onore, viene oggi nella maggior parte dei casi arrestato e processato. Ma può bastare questo a ridurre e contrastare il fenomeno della violenza di genere? La pena può essere sufficiente a interrompere il circolo vizioso della violenza? Solo negli ultimi anni è emersa l esigenza di poter strutturare percorsi terapeutici rivolti ad autori di comportamenti maltrattanti, nell ottica non solo di punire e castigare, ma di stimolare e sostenere un cambiamento. una strada ancora giovane, che testimonia però l esigenza di operare trasformazioni durature e significative nel delicato equilibrio della relazione di coppia. Silvia Monauni, Daniele Vasari, La violenza di genere, quale intervento?, in Psicologia contemporanea , 245, set-ott 2014, Giunti Editore, Firenze-Milano, pp. 38-39 seconda parte 338 | Il candidato risponda a due dei seguenti quesiti: 1. Che cosa si intende per stalking ? Descrivi il fenomeno. 2. Su quale tipo di legame si basa la relazione tra vittima e carnefice in un rapporto dove si consuma violenza fisica e/o psicologica sul partner? 3. Quali caratteristiche psicologiche presenta un soggetto maltrattante? 4. Quale approccio terapeutico potrebbe essere il più adatto per la cura dei soggetti maltrattanti? Perché? Durata massima della prova: 6 ore. consentito l uso del vocabolario di italiano. consentito l uso del vocabolario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla lettura del tema.

I colori della Psicologia - volume 2
I colori della Psicologia - volume 2
Secondo biennio del liceo delle Scienze umane