I colori della Psicologia - volume 2

a controllare parametri importanti. In questo caso, basandosi sull idea che un globulo rosso vale l altro, il campione viene estratto in maniera casuale, utilizzando la tecnica del campionamento casuale semplice. In fin dei conti è quello che spontaneamente facciamo quando dobbiamo assaggiare un cibo nuovo, soprattutto se non ci attrae particolarmente: ne prendiamo una piccola porzione a caso nella convinzione che il resto del cibo abbia lo stesso sapore del boccone testato. Il campionamento casuale, però, non è utile se la popolazione di riferimento è molto varia: nel caso del piatto da assaggiare, se ci troviamo davanti a una pietanza molto elaborata, a più strati e con tanti ingredienti distribuiti in maniera irregolare, non basta assaggiare un angolo casuale per conoscere l effettivo sapore del piatto; dovremmo invece assaggiare più volte. In questo caso sarebbe utile fare una prima divisione del piatto per aree rappresentative dei vari ingredienti e procedere poi con assaggi casuali in tutte le aree individuate. Tale operazione può essere ripetuta più volte. ESEMPIO: se vogliamo condurre un inchiesta sugli studenti di una scuola, estrarre un gruppo casuale potrebbe essere poco efficace perché magari capiterebbero solo studenti di prima o solo studentesse. Se invece dividiamo la popolazione scuola in sottogruppi ed estraiamo dei partecipanti da ciascun sottogruppo otterremo un campione realmente rappresentativo. Questa tecnica si chiama campionamento stratificato, e gli strati corrispondono ai sottogruppi. Per essere più precisi, sarebbe utile che il campione estratto rappresentasse anche in termini percentuali la popolazione per le varie caratteristiche utili all indagine: se nella scuola i maschi sono il 40% degli studenti, anche nel nostro campione dovrebbe essere rispettata questa quota . Un campionamento di questo tipo si definisce campionamento per quote. Decidere sulla carta quanti soggetti servono è molto difficile, ma possiamo prestare attenzione al fatto che tanto più una caratteristica è variabile nella popolazione, tanto più grande dovrà essere il nostro campione. Per esempio, se ci interessa indagare un fenomeno generale come una caratteristica fisica, non serve un campione di migliaia di soggetti; viceversa se siamo interessati a valutare fenomeni complessi come le opinioni e gli atteggiamenti delle persone, in cui ci sono molti modi di esprimerli, il campione dovrà necessariamente coinvolgere un numero maggiore di soggetti. IL CAMPIONAMENTO può essere CASUALE STRATIFICATO TIFIC PER QUOTE scelta affidata al caso suddivisione in strati omogenei ed estrazione casuale da ogni strato riproduzione in percentuale delle stesse caratteristiche della popolazione 308 | SEZIONE 3 | Società, lavoro e ricerca

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Secondo biennio del liceo delle Scienze umane