T1 - Jean Piaget, Lo sviluppo come costruzione reale

PAROLA D AUTORE | T1 Jean Piaget Le scienze dell uomo, Laterza, Roma-Bari 1973, pp. 176-177, 185 Lo sviluppo come costruzione reale Nel brano che segue, estrapolato dal saggio Le scienze dell uomo, Piaget sottolinea l importanza dello studio della psicologia del bambino da un punto di vista psicogenetico al fine di comprenderne lo sviluppo e come esso proceda attraverso stadi invarianti. Il grande futuro della psicologia è senza dubbio legato ai metodi comparativo e psico-genetico, poiché solo seguendo il processo di formazione dei comportamenti e dei loro meccanismi, nell animale e nel bambino (nella prospettiva di studiare anche le pre-percezioni e i movimenti nei vegetali), se ne può comprendere la natura e il funzionamento nell adulto. Il motivo per cui è stato necessario un tempo considerevole per comprendere quanto rappresenta ormai una tendenza largamente diffusa, è che si è a lungo considerato il bambino come il protagonista passivo di un processo di apprendimento limitato a registrare ciò che nel mondo dell esteriorità già organizzata è inscritto in anticipo, e soprattutto ciò che l adulto gli insegna. [ ] In una parola, la psicologia del bambino ci insegna che lo sviluppo è una costruzione reale, al di là di innatismo ed empirismo, e che non si risolve in un accumulazione additiva di acquisizioni isolate, ma è una costruzione di strutture. [ ] Le strutture operatorie dell intelligenza non sono innate, si sviluppano anzi nel corso di un processo laborioso, che abbraccia i primi quindici anni dell esistenza, nelle condizioni sociali più favorevoli. E se si è negato che esse giacciano preformate nel sistema nervoso, nemmeno è da credere appartengano a priori al mondo fisico, nel quale non resterebbe che scoprirle. Le strutture, dunque, sono il risultato di una reale costruzione, che procede per 28 | SEZIONE 1 | Psicologia del ciclo di vita gradi, su ciascuno dei quali è necessaria una preliminare ricostruzione dei risultati ottenuti al grado precedente, prima di ampliare il proprio ambito e di promuovere una nuova costruzione: le strutture nervose servono quale strumento all intelligenza senso-motoria, ma questa è in grado di costruire una serie di nuove strutture (oggetto permanente, gruppo degli spostamenti, schematismo dell intelligenza pratica, ecc.); le operazioni del pensiero, a loro volta, assumono a proprio fondamento l azione sensorio-motrice dalla quale prendono origine, ma esse ricostruiscono ciò che era acquisito a livello pratico, elaborandolo in forma di rappresentazioni e concetti, prima di ampliare considerevolmente la gamma delle strutture iniziali; il pensiero riflessivo o astratto, finalmente, ristruttura le iniziali operazioni mentali, situando il dominio concreto in quello dell ipotesi e della deduzione proposizionale o formale. Nell adulto che crea, tale movimento di costruzioni incessanti si prolunga indefinitamente, e le forme di pensiero tecnico e scientifico ne sono l indiscutibile testimonianza. Rispondi 1. Che cosa intende Piaget quando afferma che le «strutture operatorie dell intelligenza non sono innate ? 2. Che cosa intende Piaget nel sostenere che le strutture cognitive si sviluppano «per gradi ?

I colori della Psicologia - volume 2
I colori della Psicologia - volume 2
Secondo biennio del liceo delle Scienze umane