T1 - Secondo Giacobbi, Essere anziani oggi

PAROLA D AUTORE | T1 Secondo Giacobbi Vecchiaia e morte nella società fetalizzata. La psicoterapia dell anziano, Mimesis, Sesto San Giovanni 2013, pp. 31-35, 51-53 Essere anziani oggi In questo brano l autore riflette sulle conseguenze dell allungamento della vita nella concezione della vecchiaia da parte della società. L inaudito protrarsi della morte e, di conseguenza, di una vecchiaia sempre più debilitata e bisognosa di assistenza costante, ha profondamente modificato lo statuto sociale e antropologico del vecchio. Spossessati, per lo più, della propria capacità di autosufficienza, spesso mentalmente degradati, molti vecchi, vecchi sempre più numerosi, si ritrovano spogliati della dignità e del rispetto sociale che un tempo era loro conferito. L attenzione che la società post-moderna riserva loro e reclama per loro è infatti un attenzione meramente accudente, iperprotettiva, infantilizzante. Niente a che vedere con il rispetto, persino un po intimorito, di un tempo, quando il vecchio era visto come uomo saggio ed esperto di vita, e grazie a questa sua competenza esistenziale vedeva compensato l impoverimento di status connesso con il venir meno della capacità lavorativa. Oggi, invece, l uomo vecchio non viene più vissuto e rappresentato come incarnazione, per dirla in termini junghiani, dell archetipo del Senex, saggio e autorevole. Lo impedisce, certo, l adolescenzialità ed il giovanilismo pervasivi e tirannici della società del narcisismo, che impone bellezza e giovinezza perenni; ma lo impedisce altresì la ben diversa condizione esistenziale dei vecchi di oggi, irreparabilmente decaduti nella loro protratta longevità e sempre più spesso degradati da forme varie e sempre più diffuse di demenzialità (la gerontologia rileva ad esempio una crescita esponenziale dell Alzheimer). [ ] Quanto al prelievo di risorse a favore dell accudimento delle longevità invalidate e a discapito di altre fasce d età ugualmente bisognose di sostegno, ricordo una scioccante dichiarazione del ministro Usa della sanità: «Noi spendiamo 14 dollari dei fondi per l assistenza sociale a favore di ogni anziano e solo 1 dollaro per ogni bambino . Assistiamo così ad una singolare inversione dei criteri morali che hanno sinora diretto e governato le scelte dell etica e della politica di fronte alla vita e alla morte: è come se un nuovo codice prescrivesse, per fare un esempio credo appropriato e rivelatore seppur paradossale, che, in caso di naufragio, anziché prima le donne e i bambini, si facessero scendere nelle scialuppe i vecchi, e a partire dai più longevi! [ ] Sembra quindi confermato [ ] un aumento progressivo del periodo, ormai pluriennale, di sopravvivenza in età molto avanzata e in condizioni di degrado e perdita dell autonomia. possibile quindi, e non fantascientifico, immaginare che nei prossimi decenni tenderà a strutturarsi un nuovo ciclo di vita, in cui gli ultimi anni, che arriveranno sempre più comunemente oltre il secolo di vita, vedranno il soggetto umano, tranne rare eccezioni, allettato, privo di autonomia, mentalmente decaduto, necessitante di un accudimento totale. unità 10 | I disturbi dell anzianità e della vecchiaia | 235

I colori della Psicologia - volume 2
I colori della Psicologia - volume 2
Secondo biennio del liceo delle Scienze umane