I colori della Psicologia - volume 2

LA CRISI NEL MONDO ADULTO Frank tornò al suo posto e riaccese i fari, ma le sue mani si rifiutarono di compiere i gesti necessari per rimettere in moto la macchina. Anziché farlo se ne stette lì un minuto ad ascoltare il sangue pulsargli nelle tempie. Ho l impressione , disse alla fine, che in tutto questo ci sia una buona dose di stupidaggine. Voglio dire, mi sembra che tu stia facendo una bella imitazione di Madame Bovary, e ci sono un paio di cosette che vorrei chiarire. Uno, non è colpa mia se la rappresentazione faceva schifo; due, è certo come la morte che non è colpa mia se tu non ce l hai fatta a diventare un attrice, e prima la smetterai con questo melodramma e meglio sarà per tutti; tre, non sono tagliato per la parte del marito borghese sordo e insensibile. Hai tentato di affibbiarmela fin dal primo momento che siamo venuti ad abitare quaggiù, e che mi venga un colpo se sono disposto ad accollarmela, quattro April era scesa dalla macchina. [ ] April si appoggiò con le cosce al parafango e incrociò le braccia in una posa di voluta rassegnazione, mentre Frank le puntava e le agitava il dito in faccia. Ascoltami bene. Questa volta non te la cavi così a buon mercato, distorcendo tutto quello che dico. Guarda caso, questa è una delle poche volte in cui so di non essere nel torto. Sai che cosa sei quando fai così? Oddio, ma perché non te ne sei rimasto a casa, stasera? Sai che cosa sei quando fai così? Sei malata sei. E dico sul serio! E lo sai cosa sei tu? Gli occhi di April lo squadrarono da capo a piedi. Disgustoso sei! E poi perdettero il controllo: le braccia e le gambe erano tutte un fremito, i loro volti erano deformati dall odio, e il calore della lite li spinse sempre più a toccare i rispettivi punti deboli. [ ] Ah, non me l hai data a bere Frank, mai, ti assicuro. Tutte le tue preziose massime morali, il tuo cosiddetto amore e le paroline dolci Credi forse che mi sia scordata di quella volta che mi hai preso a schiaffi perché ho detto che non ti avrei perdonato? Ah, l ho sempre saputo che avrei dovuto essere la tua coscienza e il tuo cuore nonché il tuo punching-ball. Solo perché sei riuscito a mettermi in trappola ti ritieni autorizzato a Tu in trappola! Tu in trappola! Gesù. Non farmi ridere! Sì, io. E April si afferrò la clavicola con una mano trasformata in artiglio. Sì io, io, io. Oh povero illuso. Ma guardati! Guardati e dimmi se anche con tutta la buona volontà del mondo agitò violentemente il capo e i denti le baluginarono bianchi al chiarore della luna se anche con tutta la buona volontà del mondo puoi definirti un uomo! Frank fece partire un pugno tremante per colpirla alla testa con un manrovescio, e lei si rannicchiò contro il parafango in uno sgraziato groviglio di paura: poi, invece di colpirla, Frank ballonzolò via con una mediocre imitazione del lavoro di gambe di un pugile, e lasciò cadere il pugno, con quanta forza aveva sul tetto della macchina e così per quattro volte bum, bum, bum, bum! mentre April stava a guardare. R. Yates, Revolutionary road, Minimum fax, Roma 2013, pp. 53-55, 59, 65-66, 69 a. In tutte le fasi del diverbio accade che nessuno dei due coniugi sappia frenare la sua frustrazione e la sua rabbia. Discutendo con i compagni prova a individuare le frasi con le quali ognuno dei due ferisce l altro e genera la sua reazione. Che cosa avrebbe potuto dire di diverso? Per avere una rappresentazione ancora più chiara di quanto accade potrete anche vedere il film che è stato tratto da questo libro: Revolutionary Road (Usa 2008), diretto da Sam Mendez. unità 9 | La crisi nel mondo adulto | 227

I colori della Psicologia - volume 2
I colori della Psicologia - volume 2
Secondo biennio del liceo delle Scienze umane