I colori della Psicologia - volume 2

community: nel mondo virtuale di Internet esistono forum, chat, applicazioni di messaggistica istantanea in cui le persone si incontrano per parlare, discutere o scambiarsi informazioni. Questi gruppi di persone possono essere definiti communities. ferite genera persino un senso di piacere che allevia il dolore mentale. Alcune ragazze riferiscono addirittura di non provare bruciore nel tagliarsi bensì sollievo, quasi piacere. Tuttavia è un benessere solo passeggero, accomunabile a chi usa una droga con lo stesso obiettivo, ossia placare il dolore psicologico: ma anche in questo caso, finito l effetto della sostanza, il dolore torna a farsi sentire ugualmente intenso, come prima. L autolesionismo diventa un rituale tra un braccio che taglia e una parte del corpo che si lascia tagliare. I ragazzi si sentono meglio, come in un comportamento masturbatorio, ma permane immodificata la fatica a vivere il proprio corpo nella relazione con l altro senza essere pervasi da sensazioni di repulsione o terrore. Le ragazze che praticano cutting hanno bisogno di confidarsi e di ricevere uno sguardo che contrasti la mortificazione, di essere aiutate a parlare di quello che sentono quando si tagliano, di esprimere il dolore, la rabbia, ma anche l eccitazione. Rompere il silenzio del sangue al posto delle parole, chiuse nelle stanze a tarda notte quando non c è nessuno. errato pensare che gli autolesionisti si facciano del male per cercare attenzioni. Chi si fa del male è consapevole delle proprie ferite e cicatrici, sa che è una cosa sbagliata, che sarebbe meglio evitare. Ciò provoca un senso di vergogna e di colpa che spinge a fare di tutto per nascondere i segni fisici con braccialetti o maglie. Il timore per lo sguardo giudicante degli altri, per lo stigma sociale porta a rifugiarsi in Internet, dove ci sono tantissime communities di teenager che condividono questo segreto. Lì e solo lì queste ragazze e questi ragazzi si sentono liberi di confrontarsi, e sempre lì trovano un rinforzo emotivo, che va al di là dei consigli su come non farsi scoprire dai genitori. Sicuramente è un rifugio che non li fa sentire totalmente soli con il loro disagio. C è il rischio però che rinuncino alle relazioni sociali in favore del mondo virtuale. Il primo passo di un genitore o di chi è vicino a chi si fa del male è accogliere senza mortificare. Bisogna evitare qualsiasi tipo di inquisizione per far sì che i ragazzi non si chiudano maggiormente, e parlare con loro senza accuse e giudizi, evitando di farli sentire maggiormente in colpa. PER LO STUDIO 1. Che cosa s intende per bullismo? 2. Perché in preadolescenza si assiste a episodi di prevaricazione? 3. Perché una ragazza può mettere in atto gesti di autolesionismo? Per discutere INSIEME In Internet esistono communities in cui ragazzi e ragazze in difficoltà si ritrovano e condividono il loro disagio, per esempio la pratica di autolesionismo. Riflettete in gruppo sul ruolo di Internet nei casi di disagio: quali aspetti positivi e quali rischi individuate? unità 7 | I disturbi dell infanzia e della preadolescenza | 173

I colori della Psicologia - volume 2
I colori della Psicologia - volume 2
Secondo biennio del liceo delle Scienze umane