Difficoltà nella relazione madre-bambino e disturbi

teoria della mente: la capacità di attribuire stati mentali, credenze, intenzioni, desideri, emozioni, conoscenze a se stessi e agli altri, e la capacità di comprendere che gli altri hanno stati mentali diversi dai propri. Il ripetersi di gesti ed espressioni del volto della madre fa sì, secondo Stern, che si realizzi una partecipazione intersoggettiva degli affetti, molto importante per lo sviluppo psicologico ed emotivo del bambino. Il termine sintonizzazione affettiva è stato coniato da Daniel Stern per indicare la capacità da parte del genitore di leggere lo stato mentale del bambino e coglierne l esperienza interna a partire dal comportamento. Nell interazione genitore-bambino l adulto metterà in atto comportamenti che esprimono la qualità del sentimento condiviso con il bambino, non una semplice imitazione comportamentale; per esempio la madre, di fronte al pianto di suo figlio, sarà in grado di discriminare emotivamente tra un pianto dovuto al sonno e uno invece causato dalla fame, e quindi agire di conseguenza. Le risposte comportamentali della madre saranno quindi caratterizzate da una corrispondenza di affetti e intenzioni rispetto alle richieste del bambino. Questa risonanza affettiva ha un importanza strutturante per lo sviluppo psicologico ed emotivo del bambino, che si sentirà compreso. Fare esperienza di una relazione caratterizzata da sintonizzazione affettiva favorisce nel bambino il riconoscimento delle proprie emozioni. Nel corso delle interazioni altamente sintonizzate, il comportamento materno e soprattutto il flusso dei segnali affettivi e sensoriali proveniente dal caregiver va a plasmare l organizzazione funzionale e strutturale delle aree cerebrali specializzate nel processamento emotivo del bambino, andando a porre le basi per l acquisizione di una teoria della mente e della capacità di capire le intenzioni e motivazioni degli altri. Quando il sistema nervoso della madre e del bambino rimangono in connessione per molto tempo, si possono formare nuovi schemi comunicativi e aumenta così la complessità di entrambi i sistemi e si sviluppano nuove capacità percettive, sensomotorie, cognitive e affettive. 1.2 DIFFICOLT NELLA RELAZIONE MADRE-BAMBINO E DISTURBI DELL ATTACCAMENTO | Le difficoltà nell interazione tra madre e bambi- no possono compromettere la sintonizzazione affettiva e generare un disturbo del sentimento di sicurezza e protezione con ripercussioni sulla costruzione della personalità. Può succedere infatti che la sintonizzazione affettiva sia inadeguata e quindi nuoccia al bambino oppure che la comunicazione e la relazione madre-bambino siano invece caratterizzate da una sintonizzazione selettiva, ossia che la madre scelga, nel bambino, gli aspetti che sono più in sintonia con se stessa, condividendo con lui solo alcuni dei suoi stati mentali. Anche se la sintonizzazione avviene in modo non autentico, quando per esempio la madre partecipa distrattamente all interazione, il rischio è che questo comportamento disorienti il bambino e non gli permetta di apprendere delle buone competenze relazionali. Di particolare rilievo, a questo proposito, è l esperimento compiuto da Edward Tronick definito paradigma Still face | APPROFONDIAMO|. Infine, la sintonizzazione può risultare eccessiva nei casi in cui viene esercitata un intrusività nei confronti del bambino che impara che la sua soggettività è permeabile rallentando così il cammino verso l autonomia. 160 | SEZIONE 2 | Psicopatologia del ciclo di vita

I colori della Psicologia - volume 2
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Secondo biennio del liceo delle Scienze umane