sapevolezza del rapporto con il figlio terrestre: un immagine chiara di sé come padre, quindi. cosciente delle incrostazioni di polvere e sangue, ma dimentica di portare su di sé anche l intera crosta difensiva, l armatura. Ora, la corazza non lo difende dal nemico, ma dal figlio. Come in ogni esistenza complementare, per essere padre non basta sapere cos è il padre: bisogna conoscere il figlio e il rapporto con lui. Inaspettatamente, quest uomo senza arroganza non riesce a chinarsi verso un bambino. Ciò significa che non sente più l infanzia dentro di sé. La troppa consuetudine con adulti guerrieri lo rende straniero a essa. Ettore prega per il bambino, sfidando le leggi dell epica in suo favore: Zeus e voi altri dei, rendete forte questo mio figlio. E che un giorno, vedendolo tornare dal campo di battaglia, qualcuno dica: molto più forte del padre . Parole rivoluzionarie. La preghiera di Ettore ha travolto l onnipotenza immobile del mito, rendendo il bambino figlio, e il figlio speranza in qualcosa di migliore dei tempi mitici. Per dare forza a un passato che doveva essere modello irraggiungibile, l epica ricordava sempre che gli uomini diventano più deboli con il passare delle generazioni: proprio Ettore scaglia un sasso quale a malapena due uomini robusti dei nostri giorni saprebbero sollevare . Ma Ettore prega gli dei perché accordino proprio il contrario: che suo figlio diventi più forte di lui. Oggi non è facile immaginare un padre altrettanto generoso. Le interpretazioni oggi prevalenti vedono nei rapporti padre-figlio una costante presenza di invidia e di gelosia omicida. Ma la mentalità moderna, nell atto stesso in cui ha inventato un simile sospetto, ha anche cercato di negare che si tratti di una interpretazione recente, attribuendone l origine proprio al mito greco: secondo la teoria di Freud, la rivalità omicida tra padre e figlio maschio risalirebbe al re greco Edipo. Scontan- do questa interpretazione, la diffidenza tra le generazioni è diventata un fatto stabile: sono proprio i padri moderni quelli a cui non è più concesso farsi sorprendere senza armatura. Ad Astianatte è invece riuscito ciò che per i Greci era quasi impensabile: fare sperare il padre nel futuro e congiungerlo in un attimo, in un unico sentimento, alla madre. Due esseri così diversi da stentare a parlarsi, sono uniti dal figlio che non parla. La scena rompe l austerità dell epica con un anacronismo intimista e quasi cristiano. A che cosa Ettore ha detto di no negli incontri con le donne? A loro o a un sentimento che anche lui possiede, ma che rifiuta come femminile? Sa superare la paura del nemico, ma ha paura di commuoversi? Che cosa significa questo eccesso di difesa in un guerriero che eccedeva invece nell audacia? E perché questa figura così lontana nel tempo, nell irripetibile semplicità della sua vicenda, sa commuoverci più degli eroi di ogni epoca? Le sue parole ci arrivano immediate, come la voce di un amico, come un suono di sempre o di ieri appena. Ettore è diventato eroe mitico perché Omero ne ha parlato. Non compariva in molti racconti, come altri eroi Greci. Anche in questo è un personaggio anomalo, non arrogante. In seguito, però, ogni epoca lo ha fatto suo. guerriero e padre di famiglia. Anche altri eroi epici hanno figli: ma tra questa condizione e quella del combattente non corre rapporto. Ettore è invece l una cosa in funzione dell altra: guerriero perché padre. Affondata nei tempi epici, la generosità paterna è una sua anomalia scandalosamente intellettuale; ed è un primo motivo per cui lo sentiamo vicino. Rispondi 1. Che significato ha il fatto che Ettore si tolga l elmo di fronte al piccolo Astianatte? 2. In che cosa consiste l onore di Ettore? unità 5 | Diventare adulti | 135
I colori della Psicologia - volume 2
Secondo biennio del liceo delle Scienze umane