I colori della Psicologia - volume 2

VERSO LE COMPETENZE ANALISI E COMPRENSIONE DI UN DOCUMENTO 6 Leggi con attenzione questo brano, tratto dal romanzo Gli sdraiati, scritto da Michele Serra e pubblicato nel 2013. In questo libro il padre di un figlio adolescente narra in prima persona il loro rapporto con un umorismo denso di significato. Il titolo fa riferimento all abitudine del figlio e dei suoi amici di passare molto tempo sdraiati sul divano. Dal libro è stato tratto un omonimo film uscito nel 2017. In questo estratto il padre descrive con amara ironia le tracce del passaggio del figlio in casa. Dopo la lettura, svolgi l attività. Ti ho telefonato almeno quattro volte, non rispondi mai. Il tuo cellulare suona a vuoto, come quello dei mariti adulteri e delle amanti offese. La sequela interminata degli squilli lascia intendere o la tua attiva renitenza o la tua soave distrazione: e non so quale sia, dei due non rispondo , il più offensivo. Per non dire della mia ansia quando non ti trovo, cioè quasi sempre. Ho imparato a relegarla tra i miei vizi, non più tra le tue colpe. Non per questo è meno greve da sopportare. [ ] L unica certezza è che sei passato da questa casa. Le tracce della tua presenza sono inconfondibili. Il tappeto kilim davanti all ingresso è una piccola cordigliera di pieghe e avvallamenti. La sua onesta forma rettangolare, quando entri o esci di casa, non ha scampo: è stravolta dal calco delle tue enormi scarpe, a ogni transito corrisponde un alterazione della forma originaria. Secoli di manualità di decine di popoli, caucasici maghrebini persiani indostani, sono offesi da ogni tuo piccolo passo. Almeno tre dei quattro angoli sono rivoltati all insù, e un paio di grosse pieghe ondulate, non parallele tra loro, alterano l orizzontalità del tappeto fino a conferirgli il profilo naturalmente casuale della crosta terrestre. In inverno tracce di fanghiglia e foglie secche aggiungono avventurose varianti di Land Art1 alle austere decorazioni geometriche del kilim. D estate il disastro è più lindo, meno suggestivo rispetto al trionfo invernale. Ma la scarpa che imprime e svelle è sempre la stessa: tu e la tua tribù avete abolito sandali e mocassini in favore di quegli scafi di gomma imbottita che vi ingoiano i piedi per tutto l anno, nella neve fradicia come nella sabbia arroventata. L orbita della Terra attorno al Sole vi è estranea, vi vestite allo stesso modo quando soffia il blizzard2 e quando il sole cuoce il cranio, avete relegato il tempo atmosferico tra i dettagli che bussano vanamente sulla superficie del vostro bozzolo. In cucina il lavello è pieno di piatti sporchi. Macchie di sugo ormai calcinate dal succedersi delle cotture chiazzano i fornelli. Questa è la norma, l eccezione (che varia, in festosa sequenza) è una padella carbonizzata, o il colapasta monco di un manico, o una pirofila con maccheroni avanzati che produce le sue muffe proprio sul ripiano davanti al frigo: un passo ancora e avrebbe trovato salvezza, ma la tua maestria nell assecondare l entropia del mondo sta esattamente in questo minimo, quasi impercettibile scarto tra il fatto e il non fatto . Anche quando basterebbe un nonnulla per chiudere il cerchio, tu lo lasci aperto. Sei un perfezionista della negligenza. 1. Forma d arte contemporanea nata negli Stati Uniti fra il 1967 e il 1968 in cui l artista interviene direttamente sul territorio naturale, soprattutto nei luoghi incontaminati. 2. Vento polare. 116 | SEZIONE 1 | Psicologia del ciclo di vita

I colori della Psicologia - volume 2
I colori della Psicologia - volume 2
Secondo biennio del liceo delle Scienze umane