4.1 LA REALTÀ PSICHICA DEL BAMBINO
Secondo Freud, il bambino è portato a conservare, a sostegno dell’Io, ciò che percepisce come buono; tende, invece, a isolare quel che gli appare cattivo e persecutorio, al fine di eliminarlo, proiettandolo al di fuori. Questo assunto ha costituito la base sulla quale il pediatra e psicoanalista britannico Donald Winnicott | ▶ L’AUTORE | ha elaborato specifiche teorie per descrivere la realtà psichica del bambino che si pone a fondamento della sua futura personalità. Il bambino, infatti, per far fronte alla disillusione implicita data dalla rinuncia all’esperienza continua di onnipotenza, comincia a sviluppare un vero e proprio senso sociale di responsabilità verso gli altri, che, anche influenzato dalle aspettative dei genitori e degli altri soggetti con un ruolo significativo nella sua vita, entra a far parte del Sé.È dunque possibile delineare un percorso graduale che porterà il bambino ad affrontare la realtà esterna in modo sempre più indipendente. In tale percorso assume un ruolo fondamentale la madre, che fornisce gli strumenti necessari per costruire la naturale autonomia del figlio e ne supporta l’onnipotenza.