1.1 LA FUNZIONE DELLE EMOZIONI
Il termine “emozione” deriva dal latino emovēre, cioè “smuovere, portare fuori”, in riferimento a ciò che si mobilita dall’interno dell’individuo verso l’esterno, in interazione con l’ambiente.
Le emozioni corrispondono a processi complessi e multidimensionali, caratterizzati cioè da diversi fattori. Sono provocate da stimoli esterni, con cui il soggetto entra in contatto, o interni, come pensieri o ricordi. L’emozione si manifesta con una sensazione interna, correlata a modificazioni fisiologiche, che condiziona il nostro stato mentale.
Nel corso del XVII e XVIII secolo i primissimi studi sulle emozioni ne sottolineavano l’accezione negativa: gli aspetti emotivi corrispondevano infatti alla parte istintiva e animale dell’uomo, priva di razionalità, ed erano pertanto considerati pericolosi e deviati. Oggi, invece, alle emozioni è riconosciuto il valore adattivo che svolgono nella vita quotidiana dell’individuo. La paura, per esempio, pur provocando una brutta sensazione, è un’emozione di grande aiuto, poiché funziona da segnale di pericolo: a partire da questa reazione il soggetto può stabilire che tipo di strategia mettere in atto per affrontare la situazione.