2 I contributi della Gestalt e del neocomportamentismo
2.1 LA PSICOLOGIA DELLA GESTALT
Köhler e l’apprendimento per insight

l’autore Wolfgang Köhler
Wolfgang Köhler nasce nel 1887 a Reval, in Estonia. Studia filosofia e psicologia all'università di Tubinga e Bonn, per poi trasferirsi a Berlino, dove ottiene il dottorato di ricerca e collabora con Max Wertheimer.
Dal 1913 al 1920 si trasferisce a Tenerife per studiare il comportamento dei primati (in particolare scimpanzé) nella Stazione per la ricerca sugli antropoidi. Grazie a queste osservazioni elabora il concetto di Insight e approfondisce lo studio della risoluzione dei problemi da parte del soggetto, al centro delle indagini della psicologia della Gestalt.
Al suo ritorno a Berlino diventa direttore dell'Istituto di psicologia sperimentale e professore di Psicologia fino a quando, nel 1934, è costretto a fuggire dalla Germania dopo aver contestato le leggi razziali del nazismo. Si trasferisce negli Usa, dove diviene presidente dell'American Psychological Association. Muore nel 1967 a Enfield, nel New Hampshire.
Wertheimer e l’apprendimento intelligente
I punti fondamentali della Gestalt
- la totalità è diversa dalla somma delle sue parti: la mente umana è complessa e il suo funzionamento non può essere compreso analizzando separatamente i processi psichici più elementari;
- l’apprendimento non è un processo meccanico di acquisizione della risposta corretta che segue una serie di tentativi errati, ma piuttosto la ricerca attiva della soluzione a un problema. Tale ricerca termina quando è stata trovata una nuova rappresentazione più efficace per raggiungere l’obiettivo finale, cioè quando c’è stato un insight, un’intuizione che ha improvvisamente cambiato il peso dato ad alcuni elementi del problema mostrandone una nuova funzione;
- l’insegnamento è molto più efficace quando colui che apprende è trattato come un individuo in grado di fornire risposte molto complesse se messo nelle condizioni adeguate per farlo. È dunque compito di chi insegna presentare la situazione di apprendimento come un problema che mobiliti gli sforzi a individuare soluzioni possibili, dopo aver fornito le informazioni e le strategie necessarie.
2.2 IL NEOCOMPORTAMENTISMO
- la motivazione, definita a partire dai bisogni primari, come la fame, o da spinte istintive, come la fuga di fronte al pericolo. È indispensabile perché il soggetto apprenda e fornisca una risposta ottimale al compito;
- la cognizione, aspetto osservabile del comportamento dell’animale che tenta diverse strategie per risolvere un problema. I vari tentativi finalizzati al raggiungimento di un obiettivo non sono semplicemente degli errori, ma sono esperienze che contribuiscono a produrre una nuova visione del problema e che ne facilitano la risoluzione.
L’apprendimento latente
L’apprendimento intenzionale

per lo studio
1. Che cos'è l'insight?
2. Che cosa intende Tolman con apprendimento latente?
3. Perché l'esistenza dell'apprendimento latente mette in crisi il modello comportamentista operante di Skinner?
Per discutere INSIEME
I colori della Psicologia - volume 1
Primo biennio del liceo delle Scienze umane