L’UNITÀ IN BREVE

LA CREATIVITÀ

1. TEORIE SUL PENSIERO CREATIVO

Il pensiero creativo può essere definito come un tipo di ragionamento che si caratterizza per essere originale, innovativo e socialmente utile.

Diversi studiosi hanno elaborato importanti teorie che illustrano il pensiero creativo:

secondo Wertheimer l’elemento essenziale della creatività consiste nel saper riorganizzare in modo nuovo i dati e trovare soluzioni grazie al cosiddetto pensiero produttivo;
Guilford distingue tra pensiero convergente e pensiero divergente. Il pensiero convergente conduce a un’unica soluzione, di solito condivisa da tutti e basata su procedimenti logici e razionali, mentre il pensiero divergente permette di individuare soluzioni alternative ed è meno legato a schemi rigidi e univoci;
de Bono parla del pensiero creativo come pensiero laterale, grazie al quale invece di cercare una soluzione immediata è possibile osservare il problema da punti di vista differenti per individuare più soluzioni alternative;
Freud ha definito l’atto creativo come espressione dei contenuti rimossi presenti a livello inconscio. Ciò avviene tramite la sublimazione, ovvero la trasformazione di un impulso aggressivo in uno non aggressivo. La tecnica delle libere associazioni, inoltre, consente ai pazienti di cogliere elementi e ricordi della loro vita altrimenti nascosti e perduti.

2. TECNICHE CREATIVE

Esistono diversi metodi per sfruttare il pensiero creativo e allenare la creatività.

De Bono propone la tecnica dei “sei cappelli per pensare”, utile sia individualmente sia nelle discussioni di gruppo, poiché permette di affrontare una determinata questione da angolazioni differenti, soffermandosi su un preciso punto di vista per volta.
L’uso della retorica e in particolare dell’antilogia è un ottimo strumento per allenare la creatività del pensiero.
Tale tecnica consiste nello sviluppo di due tesi opposte, ma coerenti, sullo stesso argomento.