1.1 CHE COS’È L’INTELLIGENZA
Offrire una definizione dell’intelligenza che comprenda tutte le capacità e potenzialità a essa afferenti è molto difficile. Nell’enciclopedia Treccani alla voce “intelligenza” si trova questa definizione: «Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, giudicare, e adattarsi all’ambiente». L’intelligenza, pertanto, racchiude una molteplicità di aspetti, correlati tra loro dalla capacità di comprendere, ovvero di intus legere, “leggere dentro”.
Nel corso del Novecento si è cercato di standardizzare e misurare alcune di queste capacità, tramite i cosiddetti test d’intelligenza. Diffusi da moltissimi anni, essi rappresentano un punto di riferimento condiviso quando si tratta di individuare difficoltà o di evidenziare genialità. In realtà, i test misurano sempre delle prestazioni: con quanta velocità si risolve un calcolo matematico, come si ordina una sequenza di immagini, con quanta precisione si ricorda una serie di cifre, di quante parole si riesce a dire il significato corretto. Si tratta di capacità piuttosto semplici ma, messe insieme e applicate a un gran numero di persone, hanno permesso di definire degli standard in base ai quali un individuo può avere un’intelligenza più o meno nella norma. Non mancano tuttavia le critiche, sia perché questi test misurano solo alcune capacità e non altre (per esempio alcune abilità artistiche) sia perché possono essere causa di discriminazione.