Tra educazione e politica: l’egemonia

| T3 Contro gli indifferenti p. 108 radicale della precedente, perché non contempla la possibilità di un educazione neutrale, ovvero priva di implicazioni politiche. Ciò significa che gli educatori, come afferma Paulo Freire | 81,7 , pp. 181 |, devono sempre chiedersi a favore di chi o che cosa, contro chi o che cosa si stanno posizionando attraverso la loro pratica educativa. Gramsci può essere ricondotto alla seconda prospettiva, insieme ad altri autori che abbiamo già esaminato, come John Dewey | 81,7 , p. 57|, o che affronteremo, specialmente nell Unità 6. EDUCAZIONE E POLITICA Gramsci viene arrestato dalla polizia fascista la sera dell 8 QRYHPEUH ,O SXEEOLFR ministero Michele Isgrò conclude la sua requisitoria con una frase destinata a divenire FHOHEUH mELVRJQD LPSHGLUH D questo cervello di funzionare per venti anni . Grasmsci morirà LO DSULOH D FDXVD GL un emorragia cerebrale, pochi giorni dopo aver riacquistato la piena libertà. rapporti di produzione: rapporti tra individui, all interno di un determinato sistema socioeconomico, che trovano espressione nei rapporti di proprietà. Nel capitalismo questi rapporti contrappongono chi detiene i mezzi di produzione da una parte e la forza lavoro dall altra. per alcuni autori sono per altri autori sono DUE CAMPI DIVERSI MA STRETTAMENTE LEGATI DUE DIMENSIONI INTERDIPENDENTI 3.2 TRA EDUCAZIONE E POLITICA: L EGEMONIA | Gramsci è un intellet- tuale marxista e condivide con il marxismo l idea che lo sviluppo dei rapporti di produzione abbia generato una società fondata sulla distinzione tra classi, in cui c è una classe dominante e classi subalterne. In questa cornice, egli elabora la nozione di egemonia per spiegare il «consenso spontaneo dato dalle grandi masse della popolazione all indirizzo impresso alla vita sociale dal gruppo fondamentale dominante, consenso che nasce storicamente dal prestigio (e quindi dalla fiducia) derivante al gruppo dominante dalla sua posizione e dalla sua funzione nel mondo della produzione (Quaderni dal carcere). Nella citazione l aggettivo spontaneo è posto tra virgolette perché il consenso, secondo Gramsci, quantunque possa apparire spontaneo, è in realtà frutto di un opera di condizionamento, di cui sono artefici principalmente le leggi, la religione, i mezzi di comunicazione di massa, le associazioni private e la scuola, ovvero le istituzioni di quella che egli definisce società civile . Gramsci infatti distingue: la società politica, che esercita un potere diretto attraverso l azione del governo, dei tribunali, della polizia e così via; la società civile, responsabile della funzione di egemonia: ovvero una direzione culturale e morale, più sottile e difficile da smascherare ma molto efficace, poiché produce una condizione in cui tutti gli aspetti sociali sono asserviti alla classe dominante e la avvantaggiano. Dunque la scuola e le altre agenzie educative non sono neutrali, ma rafforzano e legittimano il mondo della produzione esistente. Per Gramsci, tut- unità 3 | Orientamento politico e appartenenze in educazione | 87

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane