ESPERIENZE ATTIVE - Le riforme della scuola

Patti lateranensi: sono un insieme di accordi, in buona misura tuttora vigenti, firmati tra la Santa Sede e il Regno d Italia nel 1929, in pieno regime fascista. Tra gli altri provvedimenti, i patti rendevano il cattolicesimo religione di Stato. tutte le scuole elementari un unico libro di testo, elaborato da una specifica commissione e con il quale si eliminava alla radice ogni possibilità di scelta didattica. Falliti i tentativi di difendere la riforma, Gentile si allontanò dalla politica attiva, assumendo, anche grazie agli impegni culturali e accademici, una posizione autorevole ma defilata. In particolare, non approvò l estensione dell obbligo dell insegnamento della religione cattolica alla scuola superiore, che nelle sue intenzioni non avrebbe dovuto essere confessionale, avvenuta in seguito alla firma dei Patti lateranensi. Nonostante i numerosi tentativi di superare la riforma Gentile dopo la fine del fascismo, essa ha segnato per diversi decenni il profilo dell istruzione pubblica italiana, che sarebbe stata effettivamente trasformata solo negli anni Sessanta. ESPERIENZE ATTIVE Le riforme della scuola Sei al corrente dell ultima riforma della scuola attuata nel nostro paese? Sai quando è entrata in vigore, su quali aspetti è intervenuta e quali novità ha introdotto rispetto al passato? Realizza una ricerca con i tuoi compagni in un piccolo gruppo di lavoro. Quindi presentatela in classe e discutetene insieme. 1.3 AL CROCEVIA TRA ATTUALISMO E ATTIVISMO: LA PEDAGOGIA DI GIUSEPPE LOMBARDO RADICE | Da un punto di vista teorico, la propo- sta pedagogica di Giuseppe Lombardo Radice (1879-1938) è rigorosamente ancorata alla prospettiva idealistica di Gentile. Tuttavia l unità tra maestro e alunno, così importante nell attualismo pedagogico, per Lombardo Radice non è un punto di partenza ma un orizzonte cui tendere attraverso la collaborazione spirituale. Il rapporto educativo, infatti, si realizza quando il maestro abbandona la sua umanità particolare per adeguarsi al momento spirituale degli alunni e spingerli verso posizioni più alte, che riconquista insieme a loro; e quando l alunno, guardando al maestro, in cui riconosce il suo io migliore, si accorge dello scarto tra ciò che è e ciò che vuol divenire. in questa chiave che vanno giudicate la severità e la dolcezza del maestro: esse sono razionali se, grazie alla riflessione su di sé, l alunno le può trovare spontaneamente giuste; mentre sono irrazionali se appaiono estranee e arbitrarie. Il contributo più originale dell autore si esprime in relazione alla pratica educativa e didattica, rispetto alla quale egli poteva attingere dalla sua ricca esperienza personale come direttore generale dell istruzione primaria presso il ministero della Pubblica istruzione, come professore all università di Catania e, prima ancora, come docente di scuola. Su questo piano, nella proposta di Lombardo Radice risuonano le sollecitazioni dell attivismo. Come abbiamo già accennato | UNIT 2, p. 36|, infatti, egli ammirava molto alcune sperimentazioni in atto nella scuola italiana, come la scuola materna delle sorelle Agazzi e la scuola di Maria Boschetti Alberti ad Agno, che identificava sotto la comune voce di scuola serena . In particolare, le riflessioni più unità 3 | Orientamento politico e appartenenze in educazione | 79

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane