La riforma dell’istruzione

all importanza del metodo e riafferma la centralità dell insegnante e della cultura consacrata dalla tradizione dichiarando: «Rimanga la scuola, e il maestro sulla cattedra con la sua autorità e con la sua limitazione della spontaneità e della libertà. Questa limitazione, noi diciamo, è soltanto apparente (La riforma dell educazione, 1920). Anzi per Gentile «una grande ingiustizia pesa nei secoli sopra le scuole, considerate carceri e luoghi di tormento (cit.). GENTILE identifica supera LA FILOSOFIA CON LA PEDAGOGIA D L ANTINOMIA TRA L AUTORIT DELL EDUCATORE E LA LIBERT DELL EDUCANDO contrapponendosi al positivismo poiché sostiene che l educazione presuppone la libertà dell educando la negazione della libertà dell educando è solo apparente da cui la vera educazione è sempre autoeducazione l unità spirituale tra maestro e alunno 1.2 LA RIFORMA DELL ISTRUZIONE | La riforma dell istruzione del 1923, meglio nota come riforma Gentile e ideata in collaborazione con Giuseppe Lombardo Radice ed Ernesto Codignola (1885-1965), comprendeva diversi provvedimenti, che hanno inciso in modo significativo e duraturo sulla scuola e l università italiane. Alcuni dei più importanti riguardavano: l obbligo scolastico: veniva innalzato al quattordicesimo anno d età ed esteso anche ai bambini ciechi e sordi. La scuola per la prima infanzia, della durata di tre anni, non era obbligatoria ed era affidata all iniziativa privata. L obbligo effettivo si articolava quindi in cinque anni di scuola elementare gratuiti e un corso integrativo, della durata di tre anni, gestito dalle direzioni didattiche delle scuole elementari e dedicato all avviamento al lavoro per coloro che non accedevano alla scuola secondaria; la scuola elementare: venne suddivisa in tre anni più due e fu il segmento dell istruzione italiana maggiormente influenzato dalla pedagogia idealista di Gentile e Lombardo Radice, che ne elaborò i programmi. La qualità della formazione era garantita dalla preparazione culturale e dalla levatura spirituale del maestro, più che dalla metodologia e dalla didattica. Un ruolo fondamentale veniva inoltre attribuito all insegnamento della religione cattolica, che diventava obbligatorio; la scuola secondaria: questo ciclo dell istruzione, cui si accedeva ad almeno dieci anni d età, è quello sul quale si è concentrato il maggior numero di cambiamenti e anche quello su cui la riforma è intervenuta prima in or76 | SEZIONE 1 | Tra Ottocento e Novecento: le fondamenta della pedagogia contemporanea |

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane