I giganti dell’agribusiness

| T2 La battaglia per il neem p. 366 stessi livelli di produttività dei loro genitori, mentre i semi Ogm sono vincolati a leggi di proprietà intellettuale che impediscono ai contadini di riutilizzarli. Nel libro I semi del suicidio (2009), Shiva argomenta che la necessità di acquistare ogni anno semi e prodotti chimici ha favorito l indebitamento delle famiglie contadine. Una condizione di vulnerabilità resa ancora più grave nei casi in cui l impossibilità dei semi ibridi e degli Ogm di far fronte a eventi rovinosi, come la siccità e le malattie, ha comportato la perdita del raccolto. Questa situazione ha determinato un consistente esodo rurale e continua a costringere molti contadini ad abbandonare le proprie terre. In troppi casi li spinge addirittura al suicidio. Si stima, infatti, che ogni anno in India si suicidino decine di migliaia di agricoltori. Per questo, secondo Vandana Shiva, le multinazionali sementiere e gli Ogm sono agenti di una cultura di morte. L autrice, dunque, si situa all estremo opposto di quella parte del mondo scientifico favorevole alle sperimentazioni sui semi Ogm. Tra le voci più indipendenti in questo senso, citiamo Margherita Hack, l astrofisica italiana scomparsa nel 2013, che ha spesso criticato le resistenze dell Europa a introdurre le coltivazioni Ogm, mostrandosi altresì ottimista verso la possibilità di servirsene per sconfiggere la fame nel mondo. Al contrario, Shiva sostiene che la rivoluzione verde non solo ha fallito in questo traguardo, ma ha anche provocato conseguenze umane e ambientali gravissime. L obiettivo in cui è riuscita pienamente, invece, è stato l arricchimento sconsiderato di una manciata di multinazionali. 2.5 I GIGANTI DELL AGRIBUSINESS | Oggigiorno tre mega-imprese, Monsanto-Bayer, Syngenta-ChemChina e DuPont-Dow, dominano più dei due terzi del mercato globale di semi; inoltre detengono il controllo quasi totale della catena alimentare e farmaceutica. La concentrazione societaria è il risultato di progressive fusioni tra imprese dello stesso settore e di settori diversi: dapprima l industria chimica ha acquisito le aziende sementiere per poter vendere agli agricoltori semi, fertilizzanti e pesticidi insieme. Successivamente, le possibilità aperte dall ingegneria genetica hanno incoraggiato le fusioni con imprese farmaceutiche e veterinarie. L esistenza di questi giganti dell agribusiness è molto pericolosa per l umanità, perché essi maneggiano componenti essenziali alla vita. Inoltre la loro azione non inquina soltanto l ambiente: una recente inchiesta del quotidiano francese Le Monde , pubblicata anche sulla rivista italiana Internazionale , ha mostrato che la Monsanto paga scienziati per firmare e pubblicare articoli che negano gli effetti del glifosato sulla salute. Il glifosato è il principio attivo del Roundup, il diserbante più usato al mondo, che ha fatto la fortuna della Monsanto. Gli articoli scientifici pagati dall azienda costituiscono una controffensiva alla dichiarazione dell Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che nel 2015 ha riconosciuto il glifosato genotossico, ossia capace di alterare il materiale genetico delle cellule, cancerogeno per gli animali e 362 | SEZIONE 3 | Tra presente e futuro: le sfide della pedagogia contemporanea |

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane