I sette principi guida

fisica quantistica: attualmente è la teoria che spiega nel modo più efficace e completo ciò che accade nella materia, al livello degli atomi e delle particelle subatomiche. Ha rappresentato una rivoluzione rispetto alla fisica classica. polidisciplinare: che è composto da varie discipline e campi di ricerca o li mette in relazione. transdisciplinare: che attraversa ed è al di là delle discipline, mettendo in discussione i loro confini e ridisegnandone le relazioni nel rapporto con la realtà. produrre straordinarie scoperte e teorie innovative, ma è incapace di riflettere sui grandi problemi umani e sociali che essa stessa pone. D altra parte, la cultura umanistica è ridotta a lusso estetico accessorio. La tecnicizzazione del sapere ha prodotto anche una diffusa mancanza di responsabilità e un deficit democratico: poiché il sapere è considerato accessibile soltanto agli esperti, ciascuno si sente responsabile solo del suo compito specializzato e i tecnici si appropriano di un numero crescente di problemi vitali. Diventa perciò necessario, secondo Morin, riconoscere i problemi umani come fonte di tutti gli interrogativi scientifici. urgente ricostruire le relazioni tra i fenomeni, situarli all interno dei loro contesti, recuperare le dimensioni del globale e del complesso. Questo cambio di rotta è reso possibile dalle due rivoluzioni scientifiche del XX secolo. La prima è riconducibile alla fisica quantistica, che ha messo in discussione l idea di un universo deterministico, riaffermando l inevitabilità dell incertezza nella conoscenza scientifica. La seconda rivoluzione è associata alla nascita di scienze nuove, di carattere polidisciplinare o transdisciplinare, come l ecologia, le scienze della terra, la cosmologia, che hanno per oggetto di studio sistemi complessi (la natura, la Terra, l universo) in cui le parti si inter-producono e si interorganizzano a vicenda. 1.2 I SETTE PRINCIPI GUIDA | Morin individua sette principi che posso- no guidare la riforma del pensiero, altrimenti nota come riforma paradigmatica : 1. il principio sistemico e organizzativo: il tutto è di più della somma delle singole parti considerate isolatamente, ma al contempo è di meno perché alcune caratteristiche delle singole parti sono inibite dall organizzazione dell insieme. Per questa ragione è impossibile conoscere le parti senza conoscere il tutto e viceversa. ESEMPIO: un gruppo di persone esprime degli aspetti che non sono riconducibili alla semplice somma degli individui che ne fanno parte. Da un lato, infatti, esprime delle qualità nuove che i singoli componenti non possiedono, dall altro, questi ultimi hanno delle caratteristiche che nelle dinamiche di gruppo vengono inibite. 2. il principio ologrammatico (dal greco h los, tutto , intero , e gr mma, scrittura , disegno ): la parte è nel tutto e il tutto è iscritto nelle parti; ESEMPIO: la cellula è parte di un organizzazione complessa ma, allo stesso tempo, la totalità del patrimonio genetico è presente in ogni singola cellula. radici delle parole complesso: questo aggettivo viene dal latino complexus, participio passato del verbo complecti, abbracciare, riunire , composto dalla preposizione cum, con , e dal verbo plecte re intrecciare . Cum- conferisce al verbo il senso di un intreccio in cui gli elementi costitutivi mantengono la propria differenza. L aggettivo complesso è frequentemente associato a complicato . Secondo Morin, invece, mentre ciò che è complicato può essere reso semplice, la complessità è un fenomeno non semplificabile ed esprime contraddizioni che non sempre si possono risolvere. 350 | SEZIONE 3 | Tra presente e futuro: le sfide della pedagogia contemporanea |

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane