T2 - Martha Nussbaum, Per una cittadinanza critica,

PAROLA D AUTORE combattono per ridurlo, per annullarlo. Hanno come tutti dei dati irreversibili, e tra questi a differenza delle persone che non hanno disabilità vi è il deficit, ovvero una mancanza: un dato irreversibile la cui accettazione è importante quanto difficile. E perché una persona possa accettare il proprio deficit o mancanza permanente, ha bisogno di essere insieme agli altri, con le modalità con cui gli esseri umani stanno insieme ma anche utilizzando le parole. Insieme, accettiamo le sfide, importanti, poste dalla realtà. Insieme. Rispondi 1. Quali sono, secondo l autore, i limiti e le opportunità della parola diversabilità ? 2. Perché l espressione portatore di handicap genera confusione? 3. Alla luce del contenuto del capitolo e della lettura di questo brano, esponi la differenza tra disabilità e deficit. | T2 Martha Nussbaum Per una cittadinanza critica, responsabile e solidale Coltivare l umanità. I classici, il multiculturalismo, l educazione contemporanea, trad. di Sara La filosofa statunitense Martha Nussbaum (n. 1947) identifica tre capacità Paderni, Carocci, necessarie a coltivare l umanità in cittadine e cittadini del mondo contemporaneo. Roma 1999, pp. 24-26. Tre capacità sono essenziali per coltivare l umanità nel mondo attuale. In primo luogo la capacità di giudicare criticamente se stessi e le proprie tradizioni, per vivere quella che potremmo chiamare, con Socrate, una «vita esaminata . Ciò significa non accettare alcuna credenza come vincolante solo perché è stata trasmessa dalla tradizione o perché è diventata familiare con l abitudine. Significa mettere in gioco tutte le credenze e accettare soltanto quelle che resistono alle richieste di coerenza e di giustificazione razionale. Per esercitare questa capacità è necessario saper ragionare correttamente e verificare la coerenza del ragionamento, l esattezza e l accuratezza di ciò che si legge o si scrive. Esami di questo genere portano spesso a sfidare la tradizione, come ben sapeva Socrate quando dovette difendersi dall accusa di corrompere i giovani. Ma Socrate difese la sua attività perché la democrazia aveva bisogno di cittadini capaci di pensare autonomamente senza lasciare questo compito a un autorità, cittadini capaci di ragionare insieme sulle proprie scelte senza limitarsi a scambiarsi semplici opinioni. [ ] In secondo luogo, cittadini che coltivano la propria umanità devono concepire se stessi non solo come membri di una nazione o di un gruppo, ma anche, e soprattutto, come esseri umani legati ad altri esseri umani da interessi comuni e dalla necessità di un reciproco riconoscimento. Il mondo che ci circonda è 340 | SEZIONE 3 | Tra presente e futuro: le sfide della pedagogia contemporanea |

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane