I colori della Pedagogia - volume 3

partire da una posizione di svantaggio sociale ed economico. Le seconde generazioni dell immigrazione sono le principali protagoniste di questo percorso di interazione e modificazione reciproca, di cui sperimentano sia gli aspetti positivi e arricchenti sia le criticità; problematizza le asimmetrie di potere e le disparità socio-economiche che condizionano l incontro con l altro e a volte lo rendono impossibile. Si deve soprattutto alla pedagogia interculturale critica, elaborata da Catherine Walsh | UNIT 9, p. 299| e ripresa in Italia dalla pedagogista Rosanna Cima (n. 1959), il merito di aver messo in evidenza tale questione, a partire dai problemi specifici con cui la prospettiva interculturale si confronta in America Latina. In questa regione, infatti, processi storici come il colonialismo, le deportazioni e le migrazioni hanno prodotto l abbandono forzato delle identità culturali originarie e un divario strutturale tra chi detiene il potere e la maggioranza discriminata. Catherine Walsh esamina diverse proposte di educazione interculturale, che muovono da presupposti teorici, metodologie e obiettivi diversi e spesso in contrapposizione. Secondo lei, la prospettiva relazionale promuove lo scambio tra culture, saperi, valori, ma pone l accento esclusivamente sulla disposizione individuale alla relazione, quindi senza interrogarsi sui rapporti di dominazione e le pratiche di razzializzazione | UNIT 8, p. 266|. La prospettiva funzionale, invece, riconosce le differenze culturali ma con l obiettivo di integrarle nella società, quindi senza mettere in discussione lo status quo. Diversamente da questi approcci, la pedagogia interculturale critica mostra la necessità di trasformare i dispositivi di potere e le disuguaglianze sociali. Essa non è una realtà ma un progetto, che si fonda sul coinvolgimento dei soggetti e delle comunità che sono stati dominati, per costruire un mondo altro. Inizialmente mossa dalle nuove istanze portate da persone di lingue, culture e religioni differenti, la pedagogia interculturale oggi viene indicata da alcuni autori come un approccio adeguato a ogni contesto educativo, perché finalizzata a costruire realtà sociali fondate sul rispetto dei diritti umani fondamentali. Il primo ambito in cui l intercultura è stata applicata in Italia è quello didattico, dove ha contribuito al rinnovamento delle pratiche educative e d insegnamento; successivamente sono stati condotti studi e ricerche interculturali in altri servizi socioeducativi e sanitari. Inoltre l intercultura ha provocato cambiamenti significativi all interno del più ampio campo della pedagogia, inducendola a interrogarsi sul rapporto con le altre scienze dell educazione. In questa cornice, la pedagogista Franca Pinto Minerva (n. 1941) definisce la pedagogia come una scienza costitutivamente plurale, interdisciplinare e interculturale. Accade così che l identità della Pedagogia si delinei contraddistinta da una peculiare propensione a lasciarsi contaminare dagli altri saperi che con essa condi- unità 10 | Educazione per tutti, sempre e ovunque | 331

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane