L’educazione nei documenti dell’Unesco: il Rapporto Faure e

dispersione scolastica: fruizione mancata, incompleta o irregolare dell istruzione da parte di soggetti in età scolare. Royal Academy of Performing, Phnom Penh (Cambogia). Nel 2003 le danze tradizionali cambogiane sono state inscritte nell elenco dei capolavori immateriali dell umanità, creato dall Unesco nel 2001. La valorizzazione del proprio patrimonio culturale rappresenta una fonte di riscatto per la popolazione cambogiana, che dal 1975 al 1979, sotto il regime dittatoriale di Pol Pot, è stata vittima di un ferocissimo genocidio. il diritto del minore all educazione è espresso negli articoli 28 e 29. Il primo stabilisce che l istruzione primaria sia obbligatoria e gratuita e che l istruzione secondaria sia accessibile e aperta a tutti, in base al principio dell uguaglianza delle opportunità; inoltre menziona l impegno degli Stati nel contrasto alla dispersione scolastica e all analfabetismo, specialmente nei paesi più poveri. L articolo 29 si sofferma sulle finalità dell educazione, ovvero favorire lo sviluppo della personalità del fanciullo, in tutte le sue potenzialità; promuovere il rispetto dei diritti umani, la partecipazione responsabile alla vita sociale, l amicizia tra tutti i popoli e la salvaguardia dell ambiente naturale. 1.3 L EDUCAZIONE NEI DOCUMENTI DELL UNESCO: IL RAPPORTO FAURE E IL RAPPORTO DELORS | L Organizzazione delle Nazioni Uni- te per l educazione, la scienza e la cultura (Unesco) è un agenzia intergovernativa specializzata, istituita nel 1946. Il suo obiettivo principale è dare impulso all educazione, alla scienza e alla cultura, per assicurare una pace e una sicurezza internazionali durature. Attualmente è composta dai 193 Stati membri dell Onu più 11 Stati associati. Negli anni intercorsi dalla sua fondazione è stata impegnata su molteplici fronti, tra cui: la salvaguardia del patrimonio naturale e culturale mondiale, la difesa dei diritti umani e della libertà di espressione, la realizzazione di opere collettive sulla storia generale e le storie regionali dell umanità, il contrasto all analfabetismo e la promozione di un educazione di qualità per tutti. L Unesco ha contribuito ad affermare a livello internazionale l approccio dell educazione permanente (o lifelong education), che esamineremo approfonditamente nel prossimo capitolo, attraverso due testi fondamentali: il rapporto del 1972 della Commissione internazionale per lo sviluppo dell educazione, guidata dall ex primo ministro ed ex ministro dell Educazione francese Edgar Faure (1908-88), meglio conosciuto come Rapporto Faure; il rapporto del 1996 della Commissione internazionale sull educazione per il XXI secolo, diretta dall ex ministro dell Economia francese e presidente della Commissione europea Jacques Delors (n. 1925), noto come Rapporto Delors. Il Rapporto Faure, presentato con il titolo Imparare a essere (Learning to be), sostiene che solo un educazione globale e permanente può favorire la realizzazione integrale dell essere umano «come individuo, membro di una famiglia e di una comunità, cittadino e produttore, inventore di tecniche e sognatore creativo . A partire da una grande mole di documenti e dall osservazione diretta della realtà di 23 paesi, il rapporto analizza gli avanzamen- 314 | SEZIONE 3 | Tra presente e futuro: le sfide della pedagogia contemporanea |

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane