per IMMAGINI - Le donne e la Dichiarazione universale dei

per IMMAGINI nano la schiavitù, la tortura, i trattamenti inumani, la discriminazione e l incitamento alla discriminazione, l esilio e la detenzione arbitrari; gli articoli dal 12 al 17 si soffermano sui diritti individuali in rapporto alla collettività, stabilendo il diritto alla libertà di movimento, alla cittadinanza, all asilo, alla proprietà privata, il diritto di sposarsi e di creare una famiglia; gli articoli dal 18 al 21 proclamano la libertà di pensiero, religione, espressione, associazione e partecipazione alla vita politica del proprio paese; gli articoli dal 22 al 27 esaminano i diritti culturali, sociali ed economici, offrendo orientamenti sul lavoro, lo svago, la vita familiare. All educazione è dedicato l articolo 26, il quale sancisce che l istruzione elementare deve essere gratuita e obbligatoria e che l istruzione superiore deve essere accessibile a tutti, sulla base del merito. Inoltre si stabilisce che l educazione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana e al rispetto dei diritti umani; gli articoli dal 28 al 30 sono conclusivi e contengono un auspicio al rispetto e alla realizzazione di tutti gli enunciati. La Dichiarazione universale dei diritti umani è uno strumento di indirizzo politico che non ha carattere vincolante, tant è che, a oltre settant anni dalla sua approvazione, i diritti umani continuano a essere calpestati in ogni parte del mondo. Allo stesso tempo, essa ha segnato un passo simbolico di non ritorno, con il quale non è più possibile non fare i conti. Inoltre oggi costituisce il perno del diritto internazionale, poiché ha rappresentato il principale modello di riferimento delle leggi successive. Le donne e la Dichiarazione universale dei diritti umani Eleanor Roosevelt (1884-1962), vedova del presidente degli Stati Uniti Franklin, già molto nota per il suo impegno sociale a favore delle donne, degli afroamericani e dei giovani, presiedette la Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani ed ebbe un ruolo di primo piano nell elaborazione della Dichiarazione universale dei diritti umani. Al momento di presentarla, la definì la Magna Charta dell umanità . Anche altre donne diedero un contributo fondamentale. Tra queste la scrittrice e educatrice indiana Hansa Jivraj Mehta (1897-1995), la quale si batté perché nella Dichiarazione venisse adottata la locuzione diritti umani in luogo di diritti dell uomo . Riteneva, infatti, che quest ultima formulazione avrebbe potuto giustificare interpretazioni restrittive, a svantaggio delle donne. Eleanor Roosevelt tiene tra le mani un poster della Dichiarazione universale dei diritti umani. unità 10 | Educazione per tutti, sempre e ovunque | 311

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane