1 - Esperienze pratico-teoriche

1. Esperienze pratico-teoriche 1.1 AGLI ESORDI DEL MOVIMENTO | L espressione scuole nuove ab- braccia iniziative educative e didattiche eterogenee, che nascono in realtà geograficamente distanti, attraversano contesti diversi, vengono guidate da principi pedagogici molteplici e, a volte, divergenti. Nonostante questa pluralità di forme, è possibile rintracciare alcuni tratti comuni: la centralità del bambino e della bambina. difficile per noi, oggi, cogliere la portata di questa rivoluzione copernicana , poiché nella cultura in cui siamo immersi la specificità dell infanzia appare un dato ovvio. Questo riconoscimento, tuttavia, non è stato sempre così scontato. infatti solo a partire dalla fine dell Ottocento, grazie alle ricerche condotte dalla nascente psicologia scientifica, che le dinamiche, i bisogni e le potenzialità dei bambini sono finalmente venuti alla luce. Di queste scoperte fecero tesoro le scuole nuove , allo scopo di rendere i bambini protagonisti dei percorsi educativi; la preminenza della dimensione esperienziale nel processo della conoscenza. un aspetto fortemente connesso al precedente. La scoperta del bambino per usare il titolo, molto eloquente, di un celebre libro di Maria Montessori conduceva a mettere in discussione, nella definizione degli obiettivi e delle metodologie educativi, la tradizionale prospettiva adultocentrica, cioè centrata sull adulto. Per contro, si poneva la necessità di valorizzare le modalità peculiari attraverso cui i bambini imparano, e quindi l aspetto sensoriale, la motricità, l operatività, il coinvolgimento attivo nel mondo che li circonda; l attenzione all ambiente di apprendimento. Da tutto ciò scaturiva anche una reinterpretazione radicale del ruolo dell educatore: il suo compito non era più tanto quello di condurre i bambini, passo dopo passo, all apprendimento, ma piuttosto di creare le condizioni favorevoli perché potessero sviluppare autonomamente i propri interessi. L ambiente, quindi, non era più visto come uno sfondo neutro, ma come uno spazio dinamico, in grado di incoraggiare o, al contrario, inibire certi percorsi di esplorazione e approfondimento. Ma quali furono le specificità delle varie scuole nuove ? Il nome New School venne adottato per la prima volta dal pedagogista inglese Cecil Reddie (1858-1932), che nel 1927 fondò ad Abbotsholme (Inghilterra) una scuola privata per ragazzi dagli 11 ai 18 anni. Essa privilegiava l insegnamento delle lingue e delle scienze e puntava alla promozione di tutte le facoltà umane, integrando lo sviluppo dell intelligenza con le attività manuali e la vita all aria aperta. All iniziativa di Reddie si ispirarono altre esperienze, in particolare: l esperimento della scuola di Badales (nel Sud dell Inghilterra) a opera di un allievo di Reddie, Haden Badley (1865-1967). Questa scuola-convitto unità 2 | Attivismo pedagogico e scuole nuove | 31

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane