T2 - Catherine Walsh, Crepe decoloniali e speranze piccole

PAROLA D AUTORE contadino, il quale finalmente scopre da solo, gradatamente, per quale ragione le cose vanno tanto male. Egli arriva a comprendere che vi è uno sfruttamento terribile e che è lui a pagare tutto, ivi compresi i benefici delle persone che vivono nelle città. Questo ci prova la necessità che ciascun popolo ha di trovare la sua propria formula per mobilitarsi in vista della lotta. L esperienza che abbiamo delle nostre campagne, ci permette di affermare che, per arruolare le masse contadine nella lotta, bisogna avere molta pazienza. necessario, tenendo conto delle nostre condizioni, che le campagne siano inizialmente mobilitate da persone capaci di integrarsi nel mondo contadino e che, a partire dalle prime mobilitazioni, siano i contadini stessi ad organizzare il resto della contadinanza. Rispondi 1. Qual è la forma di sfruttamento attraverso cui, secondo Cabral, i portoghesi soggiogano i contadini guineani? 2. Secondo te, qual è lo scopo delle domande elencate dall autore? 3. Che importanza ha il linguaggio nell attività di mobilitazione? Sottolinea le frasi che prendono in considerazione questo aspetto. | T2 Catherine Walsh Gritos, grietas y siembras de vida. Entretejeres de lo pedag gico y lo decolonial, in Id. (a cura di), Pedagog as decoloniales: Pr cticas insurgentes de resistir, (re)existir y (re)vivir, AbyaYala, Quito Ecuador 2007, II, pp. 30-32 Crepe decoloniali e speranze piccole Il brano che riportiamo, traducendolo dall originale spagnolo, è contenuto in un libro curato da Catherine Walsh che raccoglie riflessioni ed esperienze pedagogiche decoloniali. L autrice sostiene di aver perso la fiducia nelle grandi ideologie, che offrono soluzioni per cambiare il mondo, e di credere piuttosto nelle speranze piccole, ovvero in modi di essere, pensare e vivere che germogliano come fiori nelle crepe del sistema, aprendo vie di trasformazione forse meno visibili ma più profonde. Ho lasciato già da tempo la Speranza Grande, la SPERANZA in maiuscolo. Mi riferisco alla SPERANZA di cambiare o trasformare il sistema capitalista-moderno/coloniale-patriarcale nel suo insieme e totalità, e di credere che un altro mondo a livello globale e parallelamente che un altro stato sia realmente possibile. La mia scommessa oggi è riposta nelle e a favore delle speranze piccole, cioè, in e per questi modi-molto-altri di pensare, conoscere, stare, essere, sentire, fare e vivere che sì sono possibili e, in più, esistono nonostante il sistema, sfidandolo, trasgredendolo, aprendo in esso delle crepe. [Anche se] non smetto di volere un cambiamento in tutto il mondo, in ogni regione e in tutto il paese [ ]. La mia scommessa personale, collettiva e in questo libro è disimparare a pensare a partire dall universo della totalità e imparare a pen- 302 | SEZIONE 3 | Tra presente e futuro: le sfide della pedagogia contemporanea |

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane