per IMMAGINI - Nonviolenza e lotta per l’indipendenza in

| T1 Imparare con i contadini p. 301 censimento agricolo: per IMMAGINI censimento di tipo economico consistente nella rilevazione delle aziende agricole di un determinato territorio e delle loro caratteristiche. Fao: agenzia internazionale che si occupa dei problemi della fame e dell agricoltura su scala mondiale. forze produttive: categoria del pensiero marxista, in seguito diventata di uso comune, che indica tutti i fattori che intervengono nei processi produttivi. tazione della popolazione dei villaggi, che aveva lo scopo di accompagnare i contadini a prendere coscienza della propria oppressione e a impegnarsi per cambiarla. La centralità che Cabral attribuisce al lavoro pedagogico con i contadini nasce da un esperienza da lui vissuta durante la gioventù: il primo censimento agricolo, realizzato nel 1953 dal Portogallo su pressione della Fao. Secondo Patrick Chabal, autore di una biografia di Cabral, questa fu un esperienza cruciale, grazie alla quale per circa cinque mesi Am lcar ebbe la possibilità di percorrere in lungo e in largo la Guinea, osservando le dinamiche sociali, culturali ed economiche e costruendo una conoscenza del territorio e della popolazione che sarebbe stata decisiva negli anni della lotta armata. Una parte importante del lavoro teorico del leader guineano è rivolta all analisi delle forme con cui, al suo tempo, il colonialismo si stava riorganizzando. A questo proposito distingue: il colonialismo, una dominazione diretta e apertamente violenta, che si serve di polizia, forze armate, agenti di amministrazione e coloni, e che in genere mira all eliminazione parziale della popolazione locale oppure alla sua conservazione entro condizioni disumane; il neocolonialismo, un dominio più mascherato, nel quale alcuni elementi autoctoni (le élite nazionali) sono coinvolti nell esercizio del potere. Secondo Cabral, si trovavano in una condizione di neocolonialismo molti paesi che avevano già raggiunto l indipendenza formale, e questo rappresentava uno dei peggiori ostacoli nella lotta di liberazione. Si tratta comunque di una differenza apparente, perché in entrambe le situazioni viene impedito lo sviluppo del popolo assoggettato e delle sue forze produttive. Per questo il leader guineano rifiutava nettamente i compromessi ai quali si erano piegati altri paesi africani, nei quali, con la complicità delle élite locali, erano stati firmati accordi di indipendenza che di fatto non modificavano per nulla i vecchi rapporti di dominio. Per Cabral, infatti, «la Nonviolenza e lotta per l indipendenza in India Il charkha ( arcolaio o filatoio in lingua hindi) è il simbolo più potente della lotta per l indipendenza dal dominio britannico in India, terminata nel 1947. Gandhi aveva compreso che un paese come l India, che esportava massicciamente cotone all Inghilterra e che da quest ultima importava costosissimi tessuti lavorati a partire dalla propria materia prima, poteva diventare realmente libero solo conquistando una piena autonomia nel processo produttivo. Per questo promosse la diffusione del charkha, per la filatura e la tessitura artigianali. Egli stesso dava l esempio filando frequentemente, tant è che la filatura divenne anche una pratica meditativa e di resistenza alla repressione coloniale. Gandhi all arcolaio, 1925 ca. unità 9 | Pedagogie della liberazione, post-coloniali, decoloniali | 287

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane