I gruppi di autocoscienza

genere. Quest ultimo è una costruzione sociale e include le aspettative che la società proietta sugli uomini e sulle donne e i ruoli che ci si attende che essi ricoprano. Nella nostra esperienza quotidiana queste due dimensioni non sono nettamente separate ma interdipendenti. L aver acquisito consapevolezza di questa distinzione, tuttavia, ha generato un grande cambiamento, specialmente per le donne: per esempio ha significato la possibilità di immaginare vie di realizzazione diverse, oltre il ruolo di moglie e madre. In particolare, il femminismo è il movimento che ha permesso di mettere in discussione le imposizioni di genere a un livello non solo individuale ma anche collettivo e pubblico, con il fine di promuovere una trasformazione della società e potenziare l esperienza umana sia delle donne sia degli uomini. LE RICERCHE DI MEAD dimostrano LA DIFFERENZA TRA sesso genere definito in base al definito in base ai patrimonio genetico, fisico e anatomico ruoli delle donne e degli uomini nella società 1.3 I GRUPPI DI AUTOCOSCIENZA | I condizionamenti culturali sono iscritti nella personalità degli individui e appaiono come qualcosa di naturale, per questo è difficile riconoscerli e problematizzarli. Per molti secoli, l inferiorità della donna rispetto all uomo è stata vigorosamente argomentata da uomini di cultura e socialmente accettata come un dato indiscutibile. Una simile credenza, inoltre, ha potuto avvalersi di una convinta e attiva adesione da parte delle donne stesse. Per scardinarla era dunque necessaria una pratica che permettesse loro una lettura spregiudicata di sé. Ecco perché sono nati i gruppi di autocoscienza. Con questa espressione si indica un ampio spettro di esperienze che sono state sviluppate soprattutto negli Stati Uniti e in Europa tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta del secolo scorso, e che presentano tre aspetti comuni: il lavoro in piccoli gruppi; esso offriva nuovi spazi di partecipazione alle donne, che non sempre avevano familiarità con la politica e si dimostravano spesso restie a prendere parola in contesti più allargati, come le grandi assemblee che il Sessantotto aveva contribuito a diffondere; il separatismo; le donne cioè si riunivano solo tra di loro, per poter pensare per la prima volta se stesse nel dialogo con le altre, senza passare dal confronto con gli uomini; unità 8 | Il pensiero delle donne in educazione e le pedagogie femministe | 257

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane