Il Cidoc (Centro interculturale di documentazione)

| T1 Stili di vita al crocevia: tecnocrazia o democrazia partecipativa? p. 245 Nel corso degli anni Settanta l interesse di Illich si rivolge sempre più ai sistemi che creano dipendenza. Nel 1973 pubblica sul quotidiano Le Monde un famoso articolo dal titolo Energia ed equità, divenendo un personaggio di riferimento dei movimenti ecologisti e della critica alla società industriale. Gli esseri umani, sostiene Illich, si devono impegnare per trovare il limite critico nella relazione uomo-strumento-società. Individuare dove si trova questo limite critico renderà possibile articolare in modo nuovo la «millenaria triade dell uomo, dello strumento e della società . Illich chiama società conviviale questa forma nuova di organizzazione sociale. Agli inizi degli anni Ottanta svolge un acuta e preveggente analisi sul settore economico terziario, finalizzato all offerta di servizi, rivolto alle zone della vita privata. Le sue riflessioni sfoceranno in numerosi articoli e tanti libri, tra cui Per una storia dei bisogni (1981), dove denuncia l invadenza di esperti e professionisti nelle sfere più intime della vita individuale e sociale. 2.2 IL CIDOC (CENTRO INTERCULTURALE DI DOCUMENTAZIONE) | L opera di Illich non si può classificare in alcuna scuola o linea di pensiero: Ivan Illich era un uomo in continua ricerca, un pellegrino del mondo. Dopo aver viaggiato a piedi e in autostop per il continente latinoamericano, nel 1961, a Cuernavaca (Messico), insieme a Valentine Borremans e ad altri due amici, fonda il Cidoc (Centro interculturale di documentazione). Lo scopo iniziale del Cidoc era, su invito specifico del papa, di formare laici e religiosi all attività missionaria in America Latina. Qualche anno dopo, Illich dichiara che gli obiettivi del Centro sono soprattutto due: aiutare i missionari ad acquisire consapevolezza dei propri pregiudizi verso le popolazioni amerinde e, in secondo luogo, influire sulle decisioni degli organismi istituzionali che sponsorizzavano le missioni per dissuaderli da scelte colonizzatrici. Il Centro ben presto si distingue a livello internazionale per la documentazione e lo studio delle tradizioni popolari latinoamericane nel campo della salute, dell educazione e dell economia; tesse prestigiosi contatti internazionali e relazioni con le più importanti università del mondo; pubblica opuscoli e altri documenti che vedono coinvolti importanti intellettuali in campi come la teologia, l economia, la filosofia e la politica; vi si svolgono seminari di ricerca ad ampio raggio. Sono ben 20 000 gli studenti che hanno frequentato il Cidoc nei suoi quindici anni di esistenza. Al Centro, chiunque trovi studenti può insegnare e chiunque trovi insegnanti può imparare. Chi non dispone di denaro, e tuttavia vuole prenotarsi per un corso, riceve una tessera di ammissione come prestito restituibile in venti anni. Tutti i corsi e le conferenze più importanti, inoltre, sono tenuti nelle vicinanze dello steccato di confine, in modo che chiunque abbia l opportunità di udire. Così organizzato, il Cidoc, per il suo modo di esistere e funzionare, è una 242 | SEZIONE 2 | Dalla Resistenza agli anni Ottanta del Novecento: educazione e cambiamento sociale |

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane