per IMMAGINI - La prigione delle istituzioni

Questo modello riflette i valori della classe dominante ed è volto a spersonalizzare gli individui, a renderli consumatori di un sapere ormai desueto e ripetitivo. I soggetti finiscono per dipendere dalla scuola, guidati su binari precostituiti, e non attivano il pensiero critico e creativo. In Descolarizzare la società Illich scrive: Dappertutto occorre descolarizzare , non soltanto l istruzione, ma l insieme della società. Le burocrazie degli enti assistenziali rivendicano il monopolio professionale, politico e finanziario dell immaginazione sociale [ ]. Questo monopolio è alla base della versione moderna della povertà. Ogni semplice bisogno per il quale si trovi una soluzione istituzionale permette di inventare una nuova classe di poveri e una nuova definizione di povertà. [ ] Questa modernizzazione della povertà è un fenomeno mondiale ed è alla radice del sottosviluppo contemporaneo. I. Illich, Descolarizzare la società, Mondadori, Milano 1983. per IMMAGINI La critica mossa da Illich è verso quel potere, in uso nella scuola, che distrugge la capacità di vivere dignitosamente l uno con l altro. Egli contrappone la ricerca o scienza per la gente , svolta nelle università, alla scienza della gente : è per un istruzione e una ricerca condotte da soli o in piccoli gruppi, che abbiano un attinenza diretta con chi vi è coinvolto e trasformino direttamente il modo di essere e di vivere la relazione con l altro. La scuola, dice Illich, costruisce corsi di studio che vende come merce di consumo, e tale merce, come qualsiasi prodotto, deve adattarsi alle leggi di mercato. I programmi scolastici che la scuola predispone sono avulsi dai contesti e imbrigliano la crescita delle persone, e lo stesso vale per i voti e per diplomi: La prigione delle istituzioni Le istituzioni, per Ivan Illich, sono le prigioni della creatività. A proposito della scuola, nel libro Descolarizzare la societ , egli dice: «Dai rapporti insegnante-allievo sono [ ] escluse tutte le salvaguardie della libertà individuale. Quando il professore riassume nella propria persona le funzioni di giudice, ideologo e medico, il tratto fondamentale della società viene ad essere deformato proprio da quel processo che dovrebbe preparare alla vita. L insegnante che detiene questi tre poteri contribuisce alla distorsione del bambino assai più delle leggi che sanciscono la sua minorità giuridica o economica o limitano i suoi diritti di riunione o di movimento . 240 | SEZIONE 2 | Dalla Resistenza agli anni Ottanta del Novecento: educazione e cambiamento sociale |

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane