I colori della Pedagogia - volume 3

FINESTRE INTERDISCIPLINARI po ha omologato l intera società, provocando l affermazione di un nuovo modello di vita conformistico e borghese, generando una classe media universale legata al denaro, al successo e alla carriera. Questo nuovo potere disumano e violento ha causato un genocidio culturale: lo svuotamento dei valori e degli istituti tradizionali (la famiglia, la religione, la scuola, i partiti e così via), la distruzione delle culture contadina e popolare, sostituite da una cultura pragmatica, scientista e americanizzante. In altre parole, gli italiani hanno subito una trasformazione radicale e degradante, una «mutazione antropologica . E mentre sul piano economico le differenze di classe continuano a persistere e ad accentuarsi, sul piano culturale tendono sempre più a scomparire. Insomma, gli italiani tendono sempre più a borghesizzarsi e a uniformarsi, a diventare semplicemente dei consumatori, tutti uguali di fronte al mercato, tanto che «culturalmente, psicologicamente e, quel che è più impressionante, fisicamente sono intercambiabili . «Nel comportamento quotidiano, mimico, somatico non c è niente che distingua [ ] un fascista da un antifascista . Il principale veicolo dell ideologia consumistica è la pubblicità, diffusa mediante i mezzi di comunicazione di massa, specialmente dalla televisione. Quest ultima rappresenta il più sofisticato strumento di manipolazione e persuasione collettiva. Grazie alla televisione il nuovo potere è riuscito in pochi anni a distruggere la millenaria società preindustriale e a imporre un unico modello socio-economico-culturale. Un processo di unificazione nazionale che neppure il regime fascista e quello democristiano sono riusciti ad attuare. In Italia, inoltre, il passaggio dalla civiltà agricola a quella industriale non è avvenuto in maniera graduale, bensì in modo traumatico e con costi umani gravissimi. La critica radicale alla società di massa è l argomento fondamentale su cui Pasolini costruisce tutto il suo ragionamento, ripetendosi fino alla noia, attaccando e contrattaccando i suoi critici con grande forza polemica. Nella stagione corsara e luterana , Pasolini estremizza la sua disposizione morale, ideale e intellettuale, ponendosi con lucida consapevolezza al di fuori della società del suo tempo, contro i modelli politici e culturali consolidati. La sua crisi interiore esplode in un discorso politico disincantato. I suoi temi centrali la scomparsa dell Italia povera della prima età industriale, l affermazione dell universo orrendo della società capitalistica, il conformismo e il consumismo ritornano anche nel trattatello pedagogico Gennariello, scritto nella primavera del 1975 e rimasto incompiuto. L interlocutore principale del discorso è un giovane quindicenne napoletano, scelto da Pasolini perché «i napoletani non sono cambiati ; «Napoli è ancora l ultima metropoli plebea , una città che ha conservato i caratteri di un tempo, che non si è omologata al resto dell Italia e del mondo occidentale. Nel trattatello sono presenti anche tremende accuse rivolte alla classe dirigente democristiana, responsabile, secondo Pasolini, della strategia della tensione. Essa sa quasi tutto sulle stragi di matrice fascista, ma finge di non sapere e mente colpevolmente. 238 | SEZIONE 2 | Dalla Resistenza agli anni Ottanta del Novecento: educazione e cambiamento sociale |

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane