I colori della Pedagogia - volume 3

Intorno al progetto si aggregano le braccia e le menti di cattolici del dissenso , marxisti extraparlamentari e intellettuali eterodossi che mettono al servizio dei bambini tutte le loro energie, con grande passione politica e spirito pedagogico. La Mensa viene sostenuta da un folto gruppo di pensatori e artisti, tra cui il filosofo Norberto Bobbio, la scrittrice Elsa Morante, il giornalista Adriano Sofri, gli attori teatrali Dario Fo e Franca Rame, Eduardo, Peppino e Luigi De Filippo, e persino industriali come Adriano Olivetti. L attività della Mensa si basa sul volontariato; se ci sono soldi (i primi contributi pubblici arrivano soltanto nel 1975, dopo l elezione del sindaco comunista Maurizio Valenzi) vengono retribuiti solo la cuoca e i principali animatori. Nel corso dei suoi quattro anni di esistenza, vengono organizzate diverse iniziative esterne, in occasione del carnevale, del Primo maggio, delle festività natalizie, alle quali partecipano migliaia di persone e molti abitanti del quartiere. Nel mese di luglio del 1973 viene organizzata persino una vacanza in Piemonte un ricordo ancora molto vivo nella mente dei bambini di allora. Ad agosto scoppia un epidemia di colera ed è necessario creare nel quartiere anche un presidio sanitario, il Centro di medicina popolare, composto da sette-otto medici volontari. La Mensa, inoltre, ospita alcuni obiettori di coscienza: grazie a una convenzione può offrire un alternativa a chi, per la sua scelta etica, è costretto a due anni nelle carceri militari. In quel momento, infatti, è questo il destino di chi rifiuta la leva militare. Ai confini del quartiere Montesanto sorgono due sedi del Movimento sociale italiano (Msi), partito fondato nel 1946 da fascisti che avevano militato nella Repubblica sociale italiana. Gruppi di suoi militanti tentano più volte di assalire la Mensa, ma con l aiuto degli abitanti del quartiere il gruppo degli operatori riesce a tenerli sempre a debita distanza. E negli ultimi tempi non mancano neppure le perquisizioni della polizia alla ricerca di militanti di gruppi terroristici. Durante l amministrazione guidata da Valenzi vengono fatti vari tentativi per aprire altre mense nella città, ma per diversi motivi questo progetto non viene realizzato. La Mensa chiude a luglio del 1976 in parte per mancanza di fondi, in parte perché si era esaurita la spinta ideale che aveva animato inizialmente il gruppo dei promotori , ma dal suo seme, negli anni successivi, sorgono altre iniziative, come la cooperativa Lo cunto de li cunti, una cooperativa di servizi sociali e culturali collocata negli stessi locali della Mensa e altre importanti attività, che hanno lasciato un segno profondo nella storia di Napoli. Insomma, la Mensa è stata un esperienza davvero straordinaria, per molti versi radici delle parole eterodossi: dal greco éteros, diverso , e d xa, opinione , dottrina , l aggettivo eterodosso designa chi, specie in ambito religioso e ideologico, professa una posizione divergente rispetto alle teorie più diffuse e accreditate. Gli intellettuali eterodossi della sinistra italiana si contrapponevano alla linea dominante del marxismo, impressa da Stalin nell Urss e da Palmiro Togliatti in Italia. unità 7 | Pedagogia radicale | 235

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane