La protesta si allarga

democrazia rappresentativa: per IMMAGINI forma di governo in cui il potere appartiene ai cittadini, che lo esercitano attraverso i rappresentanti che essi eleggono. 1.2 LA PROTESTA SI ALLARGA | Con il passare dei mesi, il movimento, ini- zialmente arroccato all interno delle università, coinvolge l intera società, innescando un clima di rottura e di lotta diffusa, di mobilitazione continua e di frenetico attivismo. In poco tempo il conflitto si allarga e si moltiplica. L obiettivo comune è quello di penetrare nelle istituzioni e nel tessuto sociale per unire al movimento altre categorie di soggetti sociali, innanzitutto la classe operaia. Al comunismo burocratico dell Unione Sovietica e alla linea riformista adottata dal Partito comunista italiano dai tempi di Palmiro Togliatti (1893-1964) viene contrapposta un idea di comunismo diverso , basato sul modello cinese in quel momento considerato una fonte di ispirazione sulla sperimentazione di forme di democrazia diretta e sulla partecipazione dal basso. Con il passare del tempo il movimento studentesco assume il carattere di un nuovo soggetto politico rivoluzionario che si oppone al regime democristiano, al sistema dei partiti e dei sindacati, alla democrazia rappresentativa e al regime capitalistico e imperialistico. Di fatto, la contestazione studentesca nel giro di poco tempo si estende a molti strati sociali e si diffonde pressoché su tutto il territorio nazionale. Persino i corpi dello Stato (la magistratura, la polizia, l esercito), le cosiddette istituzioni totali (le prigioni e i manicomi) e il mondo ecclesiastico vengono contagiati da questo spirito di ribellione e si spostano su posizioni più radicali. L effetto, quindi, è quello di un vero e proprio terremoto che, innescando una sorta di reazione a catena, scompagina vecchi assetti di potere, gerarchie e valori consolidati, liberando nuove energie e una profonda volontà di cambiamento. Il Maggio francese Il cartello ritratto in questa foto è stato affisso nel maggio 1968 a una porta della Sorbona di Parigi, una delle istituzioni accademiche più prestigiose d Europa. Esso recita: severamente vietato vietare. Legge del 13 maggio 1968 . La frase riprende l aforisma lanciato via radio dall attore Jean Yanne (1913-2003): il est interdit d interdire, è vietato vietare , presto divenuto uno degli slogan più celebri del Sessantotto. Il movimento di protesta dilaga in Francia con estrema rapidità, soprattutto nel mese di maggio, e infatti le espressioni Maggio francese e Maggio Sessantotto sono comunemente usate per designare il Sessantotto in Francia. In particolare, dopo il 13 maggio si moltiplicarono le occupazioni in tutto il paese e il 15 maggio c erano più di cinquanta edifici occupati. ESPERIENZE ATTIVE Il diritto allo studio Il diritto allo studio è il diritto di avere accesso all istruzione, indipendentemente dalla propria condizione socioeconomica. Esso è sancito dall articolo 26 della Dichiarazione universale dei diritti umani, adottata dall Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1948. Cerca in Internet il testo dell articolo e commentalo. unità 7 | Pedagogia radicale | 229

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane