T1 - Isabella Loiodice, Adultità

PAROLA D AUTORE | T1 Isabella Loiodice Formazione e orientamento degli adulti, in F. Frabboni, G. Walln fer, La pedagogia tra sfide e utopie, Franco Angeli, Milano 2009, pp. 336-337 Adultit Nel brano che proponiamo, la pedagogista Isabella Loiodice (n. 1958) introduce alcune delle sfide più rilevanti per l educazione degli adulti, alla luce dei cambiamenti che stanno interessando questa età della vita. Qualunque tentativo di definire una periodizzazione del tempo della vita non può che porsi all incrocio tra fattori di tipo biologico e influenze psico-sociali e culturali. A rendere sempre più complessa proprio l età adulta è la non più perfetta coincidenza tra maturità biologica e maturità cognitiva ed emotiva , che un tempo si traduceva in stabilità affettiva e professionale, coincidendo con la sicurezza (pressoché definitiva) di un nucleo familiare e di un posto di lavoro. proprio il paradigma della stabilità che, nell attuale società del cambiamento e della transizione vorticosa, è entrato in crisi, introducendo le categorie dell imprevedibilità e della dinamicità, della flessibilità e del cambiamento anche per gli adulti [ ]. Dunque, la stessa ricerca identitaria deve fare i conti con il delinearsi di una identità adulta non più forte e definita ma ambigua e debole [ ] che, a sua volta, richiede un idea di educazione che, abbandonato l obiettivo della conformazione a un unico modello di età adulta, sappia farsi anch essa, al suo interno, complessa e problematica. Certo, oggi il concetto dinamico di cambiamento rischia di involversi, in riferimento all età adulta, in trasformazioni fisiche che hanno più lo scopo di fermare il tempo piuttosto che saperlo governare, per esempio per ritardare l invecchiamento corporeo a vantaggio di un mercato consumistico che esalta il corpo giovane ed esteticamente perfetto, oppure con il collezionare relazioni affettive allo scopo di sentirsi sempre desiderabili, o ancora spostando molto in avanti paternità e maternità spesso anche per la paura di non saper gestire le relazioni genitoriali [ ]. Si tratta dunque di rileggere dinamicamente il termine stesso adulto , sganciandosi dall originaria radice etimologica del termine che, in senso stretto, significa colui che è già cresciuto, che, anzi, ha smesso di crescere (adultus), rispetto alla natura progressiva che, a partire dallo stesso verbo latino adolesco, è assegnata al termine adolescente . Di qui l uso del termine adultità che sta a designare tutto ciò che accade nella traiettoria di una vita adulta condivisa con altri adulti o nel contatto con altre generazioni e, nondimeno, nella riflessione tra sé e sé (Demetrio, 20031, pp. 16-17). Un tempo che include e rivendica creatività e libertà non disgiunte da responsabilità e decisionalità, maturità e immaturità. Rispondi 1. Quali aspetti di problematicità evidenzia l autrice rispetto all età adulta nell attualità? 2. Qual è il significato etimologico di adulto ? In che modo l autrice propone di ripensarlo? 3. Qual è la tua visione del mondo degli adulti? Ti fa paura l idea di diventare adulto o vorresti raggiungere presto questa nuova tappa? 1. D. Demetrio, Filosofia dell educazione ed età adulta. Simbologie, miti e immagini di sé, Utet, Torino 2003. 22 | UNIT 1 |

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane