5 - Ada Prospero Marchesini Gobetti

5. Ada Prospero Marchesini Gobetti 5.1 UNA PEDAGOGIA PARTIGIANA | L interesse di Ada Marchesini Go- Tra la fine degli anni Dieci e i primi anni Venti, Piero Gobetti fonda diverse riviste e la casa editrice Gobetti, che diventano presto il punto di riferimento delle maggiori personalità antifasciste. Ada collabora con lui alla redazione di Energie Nove, lo accompagna in Italia e all estero contattando i movimenti antifascisti e partecipa alle vicende politiche torinesi e nazionali. Resistenza: l insieme dei movimenti di lotta armata che sorsero in Europa durante la Seconda guerra mondiale nei paesi occupati dai nazifascisti. La Resistenza italiana è altrimenti nota come Resistenza partigiana. betti | L AUTRICE| per i temi pedagogici nasce dal suo impegno politico e civile, a partire dalla sua militanza antifascista e dalla sua esperienza nella Resistenza. La passione politica di Ada si va delineando innanzitutto attraverso la relazione d amore con Piero Gobetti (1901-26). Piero si dedica fin da giovanissimo all attività politico-intellettuale, coinvolgendola in un profondo processo di trasformazione da cui scaturiranno, per lei, scelte fondamentali. Con la scomparsa prematura di Piero, Ada perde il suo compagno, il padre del figlio Paolo, nato da poche settimane, e un interlocutore inestimabile, ma non abbandona l impegno politico e, dal 1943, si ingaggia nella lotta partigiana. La sua esperienza nella Resistenza verrà narrata in Diario partigiano, il suo libro più conosciuto, pubblicato nel 1956 in seguito all incoraggiamento del filosofo Benedetto Croce. Esso costituisce una delle più importanti testimonianze della resistenza al nazifascismo. Per redigerlo Ada riprende gli «scheletrici appunti in inglese criptico, quasi cifrato che aveva minuziosamente annotato quasi tutte le sere, dal 10 settembre 1943 al 25 aprile 1945. La trama narrativa restituisce al lettore eventi di intensa drammaticità, che pongono al centro i valori dell amicizia, della solidarietà, dell appartenenza umana e cosmica. Al fianco di Ada due presenze costanti: Ettore Marchesini, marito (dal 1937) e compagno di lotta instancabile, e Paolo, il figlio avuto con Piero Gobetti. A Paolo la legano sentimenti attraversati da vive tensioni educative, che costituiscono anche le tematiche ricorrenti del suo pensiero pedagogico: il rispetto sincero per la libertà di scelta del figlio, nonostante l apprensione materna per i rischi cui si espone, appena diciottenne, aderendo alla causa di liberazione; il senso di gravosa responsabilità per averlo educato secondo principi alti ma impegnativi; la presa di distanza dall egoismo che la indurrebbe a dare priorità alle sue preoccupazioni su quelle delle altre madri: Nel breve tratto di prato, fra la strada e la roccia della montagna, seminascosto da un mucchio di sassi, giaceva il partigiano ucciso. No, non era Paolo, anche se non se ne scorgeva il viso, reclino. Ma non provai nessuna reazione di sollievo. Una pena insostenibile mi scosse tutta alla vista di quella giovane carne denudata e straziata, come se fosse stata la mia stessa carne, quella di mio figlio. Mai come in quel momento, sentii quanto sia forte l istintiva profonda solidarietà materna per cui ognuna sente come figlio suo ogni figlio d ogni altra donna. A. Gobetti, Diario partigiano, Einaudi, Torino 1996, p. 107. 208 | SEZIONE 2 | Dalla Resistenza agli anni Ottanta del Novecento: educazione e cambiamento sociale |

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane