Metodi della ricerca in educazione

1.2 METODI DELLA RICERCA IN EDUCAZIONE | Per indagare le proble- | T1 Adultità p. 22 check-list: strumento di raccolta dei dati, basato su un elenco di elementi (per esempio di comportamenti) di cui si deve verificare la presenza attraverso l osservazione. studio di caso: metodo di ricerca finalizzato alla comprensione approfondita di un contesto, un esperienza o un istituzione educativa. interviste narrative: comprendono le storie di vita o altre tipologie di intervista incentrate sul racconto. Esso in genere prende avvio da una lista di temi, modificabile nel corso dell intervista stessa. focus group: tecnica di raccolta dei dati basata sulla conduzione di una discussione collettiva intorno ai temi oggetto della ricerca. matiche che sono al centro delle sue molteplici specializzazioni, la pedagogia ricorre ad approcci metodologici diversi, quali: la ricerca teorica. Si interroga sulle finalità cui deve tendere l educazione, in rapporto alle differenti tappe della vita del soggetto (infanzia, adolescenza, adultità, vecchiaia) e agli spazi che attraversa (famiglia, scuola, associazionismo, lavoro e così via). Inoltre studia la struttura e la metodologia di lavoro della pedagogia come disciplina scientifica complessa. Questo tipo di ricerca è popolato da prospettive diverse (per esempio, il personalismo | UNIT 3, p. 100|, la pedagogia popolare | UNIT 6|, la pedagogia della differenza sessuale | UNIT 8|), che influenzano la formulazione delle domande d indagine e quindi possono far emergere alcune dimensioni educative anziché altre. Nel corso del volume avremo modo di approfondire alcune di queste prospettive; la ricerca storico-educativa. Studia le trasformazioni delle esperienze, delle idee e delle istituzioni pedagogiche in rapporto al tempo. Le fonti di questo tipo di ricerca sono le opere degli autori del passato, ma anche epistolari, biografie, documenti privati, diari e, in riferimento al passato recente, le storie orali; la ricerca empirica. A differenza delle precedenti, si confronta direttamente con la realtà e la pratica educative, raccogliendo dati al fine di studiarle. Si divide a sua volta in due grandi famiglie di approcci: quantitativi e qualitativi. Gli approcci quantitativi si avvalgono di strumenti di rilevazione come i questionari, le interviste strutturate e le check-list, che consentono la raccolta e la misurazione in termini numerici di molti dati, al fine di pervenire a conclusioni di carattere quanto più possibile generale. Rientra in questa famiglia di approcci la ricerca sperimentale, che permette di valutare l efficacia di un intervento educativo attraverso l utilizzo di procedure rigorose e altamente formalizzate. Gli approcci qualitativi comprendono lo studio di caso, la ricerca-azione, l etnografia e altri metodi, che si basano su strumenti come l osservazione partecipante, le interviste narrative e i focus group, attraverso i quali raccogliere e interpretare dati approfonditi rispetto a contesti o fenomeni specifici. Esistono anche approcci integrati, che usano metodi e tecniche di rilevazione sia quantitative sia qualitative. radici delle parole ricerca-azione: è un approccio di ricerca orientato all azione oltre che alla conoscenza. Per esempio può prendere avvio da una situazione problematica all interno di un contesto educativo specifico, proponendosi di superarla attraverso la collaborazione tra i professionisti direttamente coinvolti (insegnanti, educatori, operatori e così via) e i ricercatori. Si basa in genere su tecniche qualitative, come l osservazione, le interviste semistrutturate e i focus group. | Essere in ricerca | 17

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane