CITTADINI RESPONSABILI - Libertà religiosa e di culto

CITTADINI RESPONSABILI Libertà religiosa e di culto L articolo 19 della Costituzione italiana recita: «Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume . La Costituzione italiana, dunque, sancisce la libertà religiosa e di culto, sia individuale sia collettiva, vincolandola però al rispetto di quello che viene definito «buon costume . Il concetto di buon costume non è facile da definire in modo univoco, perché è legato alle contingenze storiche e politiche e ai valori di una determinata società: pertanto l espressione buon costume è cangiante, elastica, condizionata da un determinato tempo storico. Nel libro Libertà d insegnamento e d istituire scuole (1996) Ida Frisotti definisce atti e fatti contro il buon costume quelli che «in un dato momento storico suscitano scandalo o allarme sociale, violando il comune senso del pudore o la coscienza collettiva . Nella società contemporanea, caratterizzata da multiculturalità, plurilinguismo e dall espressione di fedi e culti diversi, l ambiguità e l interpretazione soggettiva del buon costume rischia di favorire e coadiuvare posizioni ideologiche che vanno a irrigidire questo concetto. Un esempio in tal senso è il modo in cui, nella cultura occidentale, viene percepito l hijab, il velo islamico più diffuso e usato dalle donne musulmane per coprire il capo e le spalle. Spesso si fa ricorso all espressione è contro il buon costume per polemizzare e stigmatizzare le motivazioni che portano le donne a indossarlo. Quale buon costume? Quello occidentale? In che senso l hijab viola il pudore o la coscienza collettiva ? A quale coscienza collettiva si fa riferimento? L hijab crea imbarazzo? E quale tipo di disagio comporta? La stigmatizzazione di culti e rituali che non ci appartengono nasce per lo più da un giudizio superficiale e da una mancanza di conoscenza delle esperienze altrui. Lavoriamo INSIEME Per approfondire questo tema, ti invitiamo alla lettura dell articolo di Annamaria Fantauzzi dal titolo Dietro il velo molti significati, consultabile online, e alla visione su Youtube dello spettacolo teatrale Hijab o del confine, della Fondazione Aida, frutto di un progetto di ricerca europeo dal titolo ReconcArt, acronimo di Reconciliation through Art: perceptions of hijab ( Riconciliazione attraverso l arte: le percezioni dell hijab ), che interroga le questioni sociali e culturali legate all uso del velo islamico. Metti per iscritto le considerazioni che hai fatto leggendo l articolo e guardando il video dello spettacolo teatrale, poi discuti in gruppo e in classe la questione dell hijab. 166 | SEZIONE 1 | Tra Ottocento e Novecento: le fondamenta della pedagogia contemporanea |

I colori della Pedagogia - volume 3
I colori della Pedagogia - volume 3
L’educazione dall’Ottocento a oggi - Quinto anno del liceo delle Scienze umane